Tutor autostradali: dopo la vertenza di aprile il servizio è sospeso

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Tutor autostradali spenti: dopo la vertenza del 10 aprile il servizio è stato sospeso. Il contenzioso tra Autostrade per l’Italia e la Craft, ancora lontano da una risoluzione, sta scatenando effetti inaspettati sulla sicurezza stradale.

La sentenza del 10 aprile aveva stabilito che “i Tutor costituirebbero una forma di violazione del brevetto della Craft”.
“Per evitare che vengano annullati i benefici del Tutor che ha ridotto del 70% il numero di morti sulla rete autostradale, Autostrade per l’Italia si farà carico della sanzione pecuniaria prevista per mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione integrale degli apparati con altro sistema di rilevazione della velocità media, che avverrà entro tre settimane” queste le dichiarazioni dell’azienda l’aprile scorso.

Tutor autostradali: parla il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni

Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, si è detto preoccupato per le “conseguenze che si potranno avere in termini di sicurezza con questo congelamento dell’uso del Tutor sulla rete autostradale che aveva dato risultati molto positivi in questi anni”.

Nessuna illusione per gli automobilisti più spericolati, la sospensione temporanea non consentirà loro di sfrecciare liberamente per le strade. Infatti il posto dei tutor verrà occupato da un aumento di pistole laser, autovelox e diversi altri sistemi di rilevazione.

Se fino ad adesso le persone più benestanti avevano ignorato i tutor, pagando una successiva multa e senza la decurtazione di punti della patente, ora non sarà possibile farla franca, se una prima pattuglia segnalerà l’eccesso di velocità, una seconda, constatata la violazione, bloccherà l’automobilista incauto.

Tutor autostradali: la sicurezza sulle strade è in pericolo?

Nonostante questo Biserni invita gli automobilisti alla prudenza e al buon senso:” Dopo gli attacchi seriali al sistema del controllo della velocità con i vari misuratori come autovelox, telelaser e simili, ora arriva anche questo provvedimento che inciderà sicuramente sui risultati auspicati per la sicurezza sulle strade. Auspichiamo che prevalga il buon senso fra gli automobilisti per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento delle velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti”.

Autostrade per l’Italia e la Polizia Stradale nel frattempo sono già a lavoro per l’attivazione, anche se ad un livello sperimentale, del sistema innovativo SICVe PM che rileva la velocità media e che è stato approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti con il provvedimento N. 3338 del 31 maggio 2017.

 

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