Milano, 19enne uccisa a coltellate: arrestato un tranviere
Uccisa 19enne a Milano. Una ragazza di 19 anni, Jessica Valentina Faoro, è stata uccisa a coltellate a Milano. È stata trovata in un appartamento in via Brioschi, a Milano. La giovane viveva in casa con una coppia, per la quale lavorava come donna delle pulizie. Il 39enne tranviere dell’Atm, Alessandro Garlaschi, è stato arrestato per omicidio.
Uccisa 19enne a Milano: movente e dinamica da chiarire
La ragazza, figlia di Stefano Faoro, un collega del presunto assassino, aveva abbandonato un comunità di recupero ed era ospitata da una decina di giorni nell’appartamento della coppia. L’omicidio sarebbe avvenuto intorno alle 4 del mattino. Il corpo è stato scoperto solo alle 10:30. Alla base del delitto ci sarebbe un rifiuto della giovane dopo un tentativo di approccio da parte dell’uomo. Garlaschi avrebbe atteso l’uscita della moglie da casa. Il tranviere, dopo il rifiuto, sarebbe andato nel panico e avrebbe ferito a morte la ragazza, per poi tentare di togliersi la vita tagliandosi i polsi. Avrebbe anche tentato di liberarsi del corpo, dandogli fuoco. Quattro anni fa, Garlaschi era stato denunciato per stalking. Negli ultimi tempi i colleghi hanno raccontato che era molto teso e che aveva qualche difficoltà sul lavoro.
Uccisa 19enne a Milano: interrogato il presunto assassino
Negli ultimi giorni, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, il tranviere e la ragazza sarebbero stati visti passeggiare insieme in un giardino della zona. Gli abitanti della zona avevano descritto il 39enne e sua moglie come “persone schive e un po’ scostanti”. Un condomino ha raccontato: “Abitavano in un altro palazzo, si sono trasferiti qui da qualche tempo, in un appartamento più grande, perché con i vecchi vicini c’erano stati alcuni screzi e, forse, qualche dispetto”. Garlaschi è stato interrogato dagli investigatori della polizia e dal pm, Cristina Roveda, che intendono chiarire anche il ruolo della moglie. Le prove nei confronti dell’uomo sarebbero numerose e schiaccianti.
La moglie sembra non fosse in casa al momento dell’aggressione; in tarda mattinata, è stata vista uscire dall’appartamento in lacrime, scortata dai poliziotti.