Ucraina, Zelensky “Attacco a Kramatorsk crimine di guerra”
KIEV – Ancora morte, ancora orrore nel conflitto in Ucraina, che è ormai al quarantacinquesimo giorno.
Intanto aumenta la pressione dei paesi occidentali su Mosca.
Ieri è stata colpita la stazione di Kramatorsk, a est del paese, nel momento in cui tante persone erano presenti nello scalo ferroviario.
Secondo Kyiv Independent, che cita il governatore dell’oblast, nell’attacco di Kramatorsk sarebbero morte 50 persone, tra cui 5 bambini.
In totale, nel paese, durante la guerra, secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina ad oggi sarebbero morti 176 bambini e più di 324 sarebbero rimasti feriti.
Su quanto accaduto a Kramatorsk, vengono scaricate le responsabilità tra le parti con Mosca che nega di essere l’artefice dell’attacco, affermando che i missili utilizzati non sono in dotazione alle truppe russe.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dal canto suo, ha chiesto “una ferma risposta globale”.
“Tutte le maggiori potenze mondiali – ha detto in un video – hanno già condannato l’attacco russo a Kramatorsk.
Come il massacro di Bucha – ha continuato -, come molti altri crimini di guerra russi, l’attacco missilistico a Kramatorsk deve essere una delle accuse al tribunale.
Tutti gli sforzi del mondo saranno volti a stabilire ogni minuto: chi ha fatto cosa, chi ha dato ordini, da dove veniva il razzo, chi lo trasportava, chi ha dato l’ordine e come è stato coordinato l’attacco.
La responsabilità è inevitabile”, ha aggiunto.
Alle potenze mondiali, però, Zelensky ha chiesto anche che venga aumentata la pressione sulla Russia.
Il presidente statunitense Joe Biden ha firmato la legge che vieta l’importazione di prodotti energetici da Mosca e quella che sospende le normali relazioni commerciali con Russia e Bielorussia.
Intanto l’Unione Europea ha varato il quinto pacchetto di sanzioni e si prepara per approvare altre misure.
“Stiamo mobilitando il nostro potere economico per far pagare Putin”, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
“Abbiamo imposto – ha aggiunto – pesanti sanzioni contro la Russia e stiamo già preparando la sesta ondata”.
Ieri von der Leyen e l’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, sono stati a Kiev ed è stato consegnato all’Ucraina il questionario per l’adesione all’Unione Europea.
Zelensky ha già annunciato che il suo paese preparerà le risposte al questionario “molto rapidamente”.
“Penso in una settimana”, ha affermato.
“L’Ucraina – ha detto von der Leyen – appartiene alla famiglia europea”.
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