Ue, summit tra le quattro nazioni più importanti: “Difendiamo l’Unione”
I presidenti dei quattro paesi più importanti dell’Ue si sono incontrati a Versailles a pochi giorni dai 60 anni della nascita della Comunità economica europea. Tutti d’accordo sul fatto che serva un’Europa più veloce. È necessario rilanciare l’Unione europea in questo momento di crisi. La Merkel ha parlato di “responsabilità comune” e di “difesa dell’Ue”.
Gentiloni, Hollande, Merkel e Rajoy hanno difeso la storia dell’Unione europea e della sua propensione all’integrazione. È indubbio che servano vie di rilancio e si lavorerà per evitare la crisi. Brexit, populismi e nazionalismi anti-immigrazione e anti-Europa (leggasi Salvini e Le Pen) sono ciò che più preoccupa i quattro premier.
Il premier italiano Gentiloni punta su una crescita economia che possa rendere l’Unione una risorsa monetaria per tutti: “Abbiamo bisogno di un’Europa sociale, che guardi alla crescita e agli investimenti. Un’Europa in cui chi rimane indietro non consideri l’Ue come una fonte di difficoltà ma come una risposta alle proprie difficoltà. E non siamo ancora a questo livello. Non solo i nostri paesi, ma tutti i 27 devono fare delle scelte, dentro la cornice del Libro Bianco della Commissione Ue, senza le quali rischiamo di mettere in difficoltà il futuro stesso del progetto europeo”.
Il francese Hollande vorrebbe un’Europa più veloce e vorrebbe rilanciare l’idea della Ced, la Comunità europea di difesa: “Siamo in un contesto in cui le incertezze e le preoccupazioni sono molte. Alcuni principi come lo stato di diritto e anche la pace sembrano essere messe in discussione. Per questo motivo non possiamo solo celebrare i trattati di Roma. Lo status quo non può essere la soluzione, soprattutto dopo la Brexit, dobbiamo innanzitutto garantire la sicurezza e la difesa. E dobbiamo definire insieme una politica migratoria. Occorre che ci sia una politica di sviluppo e partecipare alla risoluzione della crisi in Medio Oriente e in Ucraina. Per quanto riguarda l’economia, non serve il protezionismo ma neanche l’eccessivo libero scambio. Non ci sarà nessuna soluzione se prevarrà la voglia isolarsi”.
La Merkel predica cautela: “L’Europa è stata costruita sulla pace, Versailles ne è uno dei simboli, ma, se ci fermiamo, tutto quello che abbiamo costruito potrebbe crollare. Abbiamo tutti l’obbligo di continuare la costruzione europea. L’Unione europea deve essere un protagonista solida di fronte agli altri protagonisti della globalizzazione. Deve essere l’Unione della prosperità. Ci vogliono posti di lavoro. Serve una responsabilità comune e questa responsabilità ci sarà nella dichiarazione di Roma”.
Infine, conclude il premier spagnolo Rajoy: “L’Unione europea è una storia di successo. Sono stati 60 anni di pace e democrazia. Per questo motivo occorre difenderla”.