Ultima frontiera del rischio: roulette russa con i petardi in mano
La tradizione dei botti a Capodanno è una questione che divide in due l’Italia, ci sono gli irriducibili che non riescono a rinunciarci e chi è assolutamente contrario, specialmente gli animalisti. I Comuni corrono ai ripari con una pioggia di ordinanze che vietano fuochi d’artificio, petardi e tutti i giochi luminosi (o solo rumorosi) tipici della notte di San Silvestro. Il rischio è sempre dietro l’angolo con i petardi. Capita pure che ragazzini facciano giochi folli: si passano di mano in mano mortaretti accesi come in una roulette russa. Quello che lo tiene quando il petardo scoppia rischia di versi amputate le dita o di perdere l’uso della mano.
Ad Ancona e in provincia sarà un Capodanno senza il botto. Quasi tutti i Comuni hanno voltato le spalle a una tradizione consolidata. Protestano i commercianti del settore, che si sentono penalizzati da un’ordinanza che a Roma è addirittura sfociata in un ricorso di massa vinto dinanzi al Tar.
L’ultima follia distruttiva tra i giovani consisterebbe nel passarsi i botti finché non esplodono in mano a qualcuno. Una folle tendenza, in stile roulette russa, sembra prendere piede in questi ultimi giorni del 2016, in vista del Capodanno. Ne parla il Corriere Adriatico, in cui riferisce anche del divieto di “sparo” ad Ancona e nelle Marche la notte di San Silvestro. Un provvedimento che ovviamente non trova d’accordo i commercianti del settore, “penalizzati” da un’ordinanza che a Roma è addirittura sfociata in un ricorso di massa vinto dinanzi al Tar.
Nel frattempo il Moige (associazione dei genitori) chiede: “Ogni anno i nostri figli sono le vittime innocenti dei botti di San Silvestro; pertanto, chiediamo con forza a tutti i genitori, familiari e parenti di tenere lontani i bambini da ogni tipo di petardo, fuochi d’artificio e armi da fuoco. Prestiamo loro la massima attenzione e non permettiamo che, attratti dalla curiosità, possano far esplodere dei petardi, anche piccoli, o raccolgano oggetti inesplosi e apparentemente inoffensivi”.
L’associazione chiede che per la sicurezza dei minori, oltre che per non alimentare un sistema di illegalità sempre più diffuso, si eviti l’acquisto di prodotti esplosivi illegali. Il Moige si appella inoltre agli esercenti, affinché non vendano prodotti pirotecnici ai minori. “Solo con la massima responsabilità, attenzione e collaborazione di tutti possiamo fermare il consueto bollettino di guerra di Capodanno, con i nostri figli vittime inconsapevoli di incidenti mortali o nei quali riportano lesioni permanenti che pregiudicano una vita sana e felice”.