Un miracolo: mia nonna mi riportò alla vita dal coma” / “Ho avuto il coraggio di chiedere una foto a Clio Evans quando l’ho incontrata

Un miracolo: mia nonna mi riportò alla vita dal coma” / “Ho avuto il coraggio di chiedere una foto a Clio Evans quando l’ho incontrata

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Nel talk show ‘Da noi a ruota libera’ Lele Spedicato e la moglie Clio Evans hanno raccontato la loro storia d’amore iniziata nel 2003. Clio, dopo una difficile relazione, ha affrontato un tumore alla testa che è stato rimosso con un intervento chirurgico urgente. Il destino ha fatto incontrare Lei e Lele in un ristorante a Roma, dando il via alla loro bellissima storia. Tuttavia, Lele ha vissuto momenti difficili quando è entrato in coma, mentre Clio ha ricordato un’esperienza particolare con la nonna e il padre. La loro storia ha portato al matrimonio e all’attesa del primo figlio.

La storia di Lele Spedicato e Clio Evans: amore, malattie e rinascita

Tra gli ospiti del programma ‘Da noi a ruota libera’ ieri erano presenti Lele Spedicato, noto come membro fondatore dei Negramaro, e la moglie Clio Evans. Durante l’intervista, hanno raccontato della loro relazione iniziata nel 2003, dopo che Clio uscì da una storia travagliata e si ritrovò a dover affrontare un tumore alla testa. L’intervento chirurgico d’urgenza e il sostegno di Lele hanno segnato l’inizio di una storia d’amore che li ha portati al matrimonio e alla nascita del loro primo figlio.

Il primo incontro casuale in un ristorante a Roma si trasformò in un legame forte e duraturo che li ha portati ad affrontare insieme le sfide più grandi. Durante la gravidanza di Clio, Lele ha vissuto un momento di coma che ha messo a dura prova la loro relazione, ma anche in quel momento difficile hanno trovato la forza di superare insieme l’ostacolo. Le parole di Lele sulla presenza della nonna nell’esperienza del coma mostrano il legame stretto e profondo che li ha guidati attraverso le tempeste della vita.

La storia di Lele e Clio è un viaggio di amore, malattie e rinascita, che dimostra come l’unione e il sostegno reciproco possano superare qualsiasi ostacolo.

La storia d’amore tra Lele Spedicato e Clio Evans: tra difficoltà e speranza

Tra gli ospiti di ‘Da noi a ruota libera’ ieri c’erano Lele Spedicato – famoso per essere tra i membri fondatori dei Negramaro – e la moglie Clio Evans che hanno parlato interamente della loro relazione iniziata nel 2003 dopo che l’attrice uscì da una storia “con un uomo più grande – racconta – che era molto travagliata e che grazie al cielo piano piano è finita”.

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“Mi operarono d’urgenza con un intervento piuttosto invasivo – ricorda ancora Clio Evans – per rimuovere questa cosa che (..) scoprirono essere un placca anomala demielinizzante che premeva” sul cervello; ma da quel momento tutto andò per il verso giusto fino a quel 2013 in cui – mentre si trovava in un ristorante – incontrò Lele per la prima volta che le chiese nel marasma di fan di scattarsi una foto assieme.

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Da quel secondo incontro, tra Lele Spedicato e Clio Evans iniziò – appunto – una bellissima storia d’amore che piano piano li ha portati verso il matrimonio e l’attesa gravidanza del primo figlio: un evento gioioso che nell’arco di otto mesi scivolò verso “l’imprevedibile” perché – racconta lei – “Lele lamentò questo mal di testa che nell’arco di 15 minuti gli ha fatto perdere i sensi. Cadde per terra svenuto” e nonostante lei chiamò immediatamente il 118, “quando arrivò l’ambulanza – racconta commossa – lui è entrato in coma“.

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La palla qui passa a Lele Spedicato che ricorda di aver vissuto in quei difficilissimi momenti “un’esperienza” nel corso della quale incontrò “la mia cara nonna Nella e il papà di Giuliano, Gianfranco, che erano mancati da poco”: il trio – racconta ancora – si trovava “nel giardino di una casa e loro sorpresi di vedermi lì. Mi chiesero cosa stessi facendo in quel posto e Gianfranco mi prese per un braccio, mi diede un calcio nel sedere e disse che lì non c’era posto per me, che dovevo andarmene”, e mentre “la nonna mi spinse fuori dal cancelletto” ricorda chiaramente di aver “riaperto gli occhi” scoprendo di essere “in sala rianimazione”, giusto in tempo per conoscere suo figlio.

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