A United Kingdom: una storia d’amore che ha saputo lottare contro l’Apartheid
L’amore dovrebbe essere quell’elemento capace di mettere fine a sangue, sofferenza e odio. In A United Kingdom, nelle sale cinematografiche dal 2 febbraio, vi è il passaggio in immagini di un sentimento così grande, talmente grande, che ha saputo sfidare l’Apartheid. Contro la diseguaglianza e le sue più drammatiche sfaccettature, una coppia ha lottato per tutto questo.
Ci troviamo in Sud Africa, durante gli anni Quaranta, quando si cercava di far rendere legge una lacerazione chiamata Apartheid. Tra bianchi e neri non ci poteva essere nessuna condivisione, nessuno doveva invadere l’ambiente dell’altro. Nulla poteva unire tra loro i due diversi universi etnici.
Nel giugno 1947 Seretse Khama, erede al trono del Botswana, allora protettorato britannico, conobbe Ruth Williams, un’impiegata inglese, che decise di sposare l’anno dopo. Un matrimonio che destò scandalo: Ruth era una donna bianca. Un matrimonio che venne liquidato da entrambi i governi come un «incidente diplomatico». Quando Tshekedi Khama venne a conoscenza del loro matrimonio, richiese il ritorno di Khama nel Bechuanaland e l’annullamento del matrimonio.
Dando avvio ad un gioco di ricatti e minacce, quella storia d’amore, così tormentata, è diventata la bandiera dell’uguaglianza. E, infine, ha vinto su tutto e tutti.