Univideo: Migliavacca propone Tax Credit e riduzione Iva per i Dvd

Univideo: Migliavacca propone Tax Credit e riduzione Iva per i Dvd

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Il settore degli editori audiovisivi in Italia sta affrontando diversi problemi, tra cui l’Iva al 22%, la mancanza di tax credit e la pirateria. L’associazione Univideo, che rappresenta le aziende italiane che producono Dvd, Blue Ray e 4K, sta chiedendo una riduzione dell’Iva e l’accesso ai tax credit. L’importanza del supporto fisico viene sottolineata per la sua capacità di offrire un’esperienza culturale e cinematografica unica, diversa dallo streaming. Si spera che i negozi ritornino a promuovere e vendere i supporti fisici per preservare la memoria storica del cinema nelle case degli italiani.

La lotta dell’editoria audiovisiva: IVA al 22%, mancanza di tax credit e pirateria

Il settore degli editori audiovisivi in Italia si trova di fronte a diversi ostacoli che rendono difficile la produzione e la distribuzione di supporti fisici come Dvd, Blue Ray e 4K. Tra i principali problemi ci sono l’IVA al 22%, la mancanza di tax credit e la diffusa pirateria che danneggia il mercato. Luciana Migliavacca, presidente di Univideo, ha sottolineato l’importanza di una riduzione dell’IVA per rendere i supporti fisici più accessibili ai consumatori.

Un altro aspetto cruciale è la richiesta di tax credit per le aziende audiovisive, in modo da equipararle a chi produce film e permettere loro di sostenere i costi di produzione e distribuzione. Migliavacca ha lanciato un appello al trade, affinché torni a promuovere la vendita dei supporti fisici e riconosca il loro valore culturale e storico. Mentre le piattaforme di streaming sono considerate alleate, l’obiettivo è portarle all’interno di Univideo per offrire un servizio completo agli appassionati di cinema.

Il Dvd rappresenta un’opportunità per gli amanti del cinema e i collezionisti, consentendo loro di godere di contenuti culturali e cinematografici in qualsiasi momento. Migliavacca sottolinea che il supporto fisico rappresenta la memoria storica del cinema e non deve essere relegato al passato. È importante preservare il valore e l’autorialità del cinema italiano e mantenere vivo l’interesse per il cinema nei nostri territori.

L’obiettivo è quindi promuovere la fruizione di film e contenuti audiovisivi in un’ottica di cultura e scoperta, offrendo la possibilità di godere di un patrimonio artistico ineguagliabile. Il sostegno alle aziende audiovisive e la valorizzazione dei supporti fisici sono fondamentali per preservare e diffondere la cultura cinematografica italiana nella sua interezza.

La lotta dell’editoria audiovisiva ai problemi fiscali e alla pirateria

Il settore degli editori audiovisivi in Italia si trova ad affrontare diversi problemi, tra cui l’Iva al 22%, la mancanza di tax credit e la diffusa pirateria. Secondo Luciana Migliavacca, presidente di Univideo, l’associazione che rappresenta le aziende audiovisive italiane, è necessario ridurre l’Iva sui supporti fisici per incentivare gli acquisti e garantire un sostegno economico al settore. Inoltre, la richiesta di tax credit è motivata dal fatto che la produzione e la distribuzione di Dvd, Blue Ray e 4K comportano costi significativi, simili a quelli del settore cinematografico.

Migliavacca ha lanciato un appello alle associazioni del commercio al dettaglio affinché ripensino alla decisione di non vendere più supporti fisici nelle loro attività. Secondo lei, il Dvd offre la possibilità di godere di un film in qualsiasi momento, senza limiti di tempo o di diritti di utilizzo. Contrariamente alle piattaforme di streaming, il supporto fisico consente di collezionare e conservare i propri film preferiti nel tempo, preservando così la memoria storica del cinema e la cultura cinematografica.

La presidente di Univideo ha sottolineato che le piattaforme di streaming non sono da considerare come concorrenti, ma come alleate del settore dell’editoria audiovisiva. Per questo motivo, l’obiettivo è quello di coinvolgerle all’interno dell’associazione per promuovere un dialogo costruttivo e trovare soluzioni comuni. Questo approccio inclusivo mira a valorizzare il supporto fisico come un mezzo per diffondere e conservare la cultura cinematografica italiana.

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