La DDA di Milano sta indagando sul dossieraggio abusivo con la circolazione di informazioni sensibili. Il 67,1% degli italiani ritiene diffusa questa pratica e il 25% crede di essere spiato. Il 40% si sente sicuro, mentre il 60% è preoccupato o irritato. Nonostante tutto, il 40% si sente tranquillo perché non ha segreti da nascondere. I dati sono stati raccolti da Euromedia Research per Porta a Porta il 28/10/2024 su un campione di 1.000 italiani adulti. La situazione preoccupa molti, ma c’è chi rimane sereno e chi si sente vulnerabile.
La DDA di Milano ha recentemente avviato un’indagine sul dossieraggio abusivo, che coinvolge la creazione di banche dati parallele e la diffusione indiscriminata di informazioni sensibili, riservate e segrete. Secondo una ricerca, il 67,1% degli italiani ritiene che questa pratica sia diffusa nel Paese, suscitando preoccupazione tra la popolazione.
Le opinioni degli italiani sono divise: c’è chi teme che il dossieraggio possa mettere a rischio la propria sicurezza personale e chi invece non percepisce questo pericolo. Un quarto dei cittadini crede di poter essere spiato e finire in un dossier, mentre il 40% si sente sicuro rispetto alla possibilità che le proprie informazioni vengano trafugate e diffuse.
Pur nella consapevolezza della propria trasparenza, con il 40% degli italiani che afferma di non avere nulla da nascondere, più della metà della popolazione vive una crescente preoccupazione o irritazione di fronte a queste vicende. Questo atteggiamento dimostra la diffusa sensibilità dei cittadini nei confronti della privacy e della tutela dei propri dati personali.
Il sondaggio condotto da Euromedia Research per Porta a Porta ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.000 italiani maggiori di età, mostrando una variegata gamma di percezioni e opinioni riguardo al dossieraggio abusivo in Italia.
La DDA di Milano ha recentemente avviato indagini sull’ampia diffusione del dossieraggio abusivo nel nostro Paese, con la creazione di banche dati parallele e la circolazione indiscriminata di informazioni sensibili. Secondo il 67,1% degli italiani, questa pratica è molto diffusa, suscitando preoccupazioni sulla propria sicurezza personale.
Una parte significativa della popolazione, pari al 25%, crede di essere spiata e di poter finire in un dossier di questo tipo. Tuttavia, quasi il 40% si sente sicuro riguardo alla possibilità di vedersi trafugate le proprie informazioni personali. Ciò dimostra che, nonostante le preoccupazioni diffuse, esiste anche un senso di fiducia nella protezione dei dati personali.
Anche se il 40% degli italiani si dichiara tranquillo, poiché non ha nulla da nascondere, oltre la metà della popolazione mostra preoccupazione o irritazione di fronte a queste pratiche. Questo evidenzia un clima di sfiducia e inquietudine rispetto alla gestione delle informazioni personali da parte di terzi.
I dati raccolti da Euromedia Research per Porta a Porta sottolineano la complessità di questo fenomeno. Con la diffusione sempre maggiore delle tecnologie digitali, è fondamentale garantire la protezione dei dati personali e la trasparenza nelle pratiche di raccolta e gestione delle informazioni sensibili.
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