Urso ammonisce: “Rispondere con la testa, non con la pancia”

Il ministro Adolfo Urso sottolinea l’importanza di adottare una posizione strategica e non emotiva di fronte alle possibili conseguenze di un’escalation commerciale. È fondamentale ridurre i dazi e attivare risposte strategiche per sostenere i settori colpiti. Urso propone anche la sospensione delle regole dannose del Green deal per favorire la crescita industriale in Europa e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico. L’obiettivo è raggiungere l’autonomia strategica sull’energia e compensare gli squilibri commerciali con forniture competitive dagli Stati Uniti. Urso sottolinea la necessità di affrontare i nodi strutturali della crescita europea senza indugi.
Il ministro Urso: strategie per affrontare le sfide commerciali
Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, evidenzia l’importanza di adottare una posizione basata sul buonsenso di fronte alle possibili conseguenze di una escalation commerciale. Invita a evitare risposte impulsiva e a sviluppare una visione strategica, anziché alimentare il panico. Urso sottolinea la necessità di ridurre l’entità dei dazi nel negoziato avviato dalla UE e di attivare risposte strategiche immediate.
La valutazione di eventuali misure deve basarsi sui dati reali disponibili e considerare le gravi conseguenze delle contromisure europee. Il ministro enfatizza l’importanza di adottare misure compensative a livello europeo per evitare una divisione dell’Europa minacciata dall’imposizione dei dazi. Urso sottolinea la necessità di favorire la crescita economica in Europa attraverso la sospensione delle regole dannose del Green Deal e semplificazioni delle procedure per le imprese.
Urso propone di puntare sull’autonomia strategica europea nell’ambito dell’energia rinnovabile e nucleare, suggerendo una diversificazione nell’approvvigionamento del gas. L’incremento delle forniture dagli Stati Uniti potrebbe contribuire a compensare gli squilibri commerciali, se a prezzi competitivi. Il ministro enfatizza la necessità di affrontare i nodi strutturali della crescita europea, a partire dal mercato unico dell’energia.
Infine, il ministro Urso sottolinea l’importanza di agire tempestivamente per promuovere nuovi processi di crescita in Europa e affrontare le sfide commerciali in modo strategico e coordinato, evitando divisioni e favorendo l’autonomia economica europea.
Il ministro Adolfo Urso sull’escalation commerciale
Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di affrontare con buonsenso e visione strategica una possibile escalation commerciale. Urso ha ribadito che la risposta alle tensioni commerciali non deve essere dettata dall’istinto, ma da una riflessione ponderata sulle conseguenze. Il negoziato avviato dall’Unione Europea deve mirare prima di tutto a ridurre i dazi e a adottare risposte strategiche tempestive.
Il ministro ha evidenziato la necessità di valutare le misure possibili alla luce dei dati concreti disponibili e ha sottolineato l’importanza di adottare contromisure europee per evitare una divisione del continente. Urso ha anche invitato a sospendere le regole dannose del Green deal per favorire la crescita industriale e semplificare le procedure per le imprese, in particolare nel settore dell’energia.
Urso ha sottolineato la necessità per l’Europa di puntare all’autonomia strategica nell’approvvigionamento energetico, con un focus sulle energie rinnovabili e nucleari. Tuttavia, ha anche menzionato la possibilità di una diversificazione negli approvvigionamenti di gas, includendo forniture dagli Stati Uniti, se competitive, per bilanciare gli squilibri commerciali. Il ministro ha espresso la volontà di affrontare con determinazione i nodi strutturali della crescita europea, a partire dal mercato unico dell’energia.
Infine, Urso ha sottolineato l’importanza di una visione a lungo termine e di una strategia chiara per fronteggiare le sfide commerciali attuali, evidenziando la necessità di un approccio concertato e unitario a livello europeo per garantire la stabilità e la prosperità dell’industria e dell’economia europea.
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