Urso inaugura un nuovo impianto Stm a Catania: “La Sicilia, terra del futuro”

Urso inaugura un nuovo impianto Stm a Catania: “La Sicilia, terra del futuro”

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Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, insieme a Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione Ue e Commissario Europeo per la Concorrenza, ha visitato il nuovo impianto di STMicroelectronics di Catania. All’incontro erano presenti anche Jean-Marc Chery, Ceo di STMicroelectronics, il sindaco di Catania, Enrico Trantino, e il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo.

La società ha annunciato un investimento da 5 miliardi di euro per il nuovo stabilimento produttivo, che offrirà 2000 posti di lavoro. Lo Stato italiano ha contribuito con circa 2 miliardi di euro, nel quadro del Chips Act. Questo progetto rappresenta il secondo più grande approvato dalla Commissione Europea nel settore dei semiconduttori, con l’obiettivo di aumentare la quota di mercato globale dell’UE dal 10 almeno al 20% entro il 2030.

Il nuovo sito produttivo si concentrerà sulla realizzazione in grandi volumi di carburo di silicio per dispositivi e moduli di potenza, test e packaging. La produzione dovrebbe iniziare nel 2026 e raggiungere la piena capacità entro il 2033, con una produzione fino a 15.000 wafer a settimana.

Adolfo Urso ha elogiato il progetto, definendolo un esempio di cooperazione tra Italia e Francia e un modello europeo che potrebbe diventare mondiale. Ha sottolineato l’importanza dell’investimento di STMicroelectronics nel contesto del Chips Act e della strategia europea per la microelettronica.

Il ministro ha evidenziato il ruolo chiave della Strategia Italiana sulla Microelettronica nel rendere possibile questo progetto. Ha anche menzionato la creazione della fondazione ChipsIT di Pavia e altri investimenti nel settore, che portano il totale investito in Italia a circa 8,3 miliardi di euro.

Urso ha enfatizzato l’importanza della collaborazione con la Commissione Europea, in particolare per coordinarsi sulle politiche precompetitive e non di mercato, al fine di garantire la stabilità del settore dei semiconduttori. Ha espresso la volontà di continuare a lavorare insieme per rendere l’Italia competitiva nelle tecnologie green e digitali.

Infine, il ministro ha dichiarato che la cooperazione con la Commissione Europea, soprattutto in merito alla strategia del continente sui semiconduttori, è fondamentale per evitare che gli investimenti nel settore siano compromessi da contesti globali frammentati e bipolari.

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