Utilizzare solo per periodi brevi, attenzione!

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Valter Longo, esperto di biogerontologia, spiega i benefici del digiuno intermittente e come seguirlo facilmente. Il digiuno intermittente consiste nel limitare i pasti entro certi orari o concentrarli in una finestra di 8 ore. È importante consultare un medico e praticarlo solo per brevi periodi. Il metodo più efficace è il digiuno di 12 ore al giorno, che ha dimostrato benefici sulla salute come la perdita di peso e il miglioramento del sonno. Seguire un intervallo di 11 ore per mangiare può portare a una migliore salute e longevità senza dover cambiare drasticamente il proprio stile di vita.

Benefici e modalità del digiuno intermittente spiegati da Valter Longo

Valter Longo, originario di Genova e attualmente professore di scienze biologiche e biogerontologia in California, ha illustrato i benefici del digiuno intermittente e perché non è così difficile da seguire. Vediamo cosa è necessario sapere per adottare questa dieta.

Il digiuno intermittente consiste nel limitare l’assunzione di cibo entro determinati orari, senza nutrirsi al di fuori di questi. Si può praticare alternando giorni di digiuno, consumare cibo normalmente per 5 giorni a settimana e digiunare per 2, oppure concentrare tutti i pasti in una finestra di 8 ore e non mangiare per le successive 16 ore. Le prime due opzioni sono le meno comuni e più complesse, come sottolinea Longo, mentre la terza è preferita da chi desidera perdere peso e aumentare la concentrazione.

Tuttavia, è importante non saltare la colazione, poiché posticipare il primo pasto a mezzogiorno anziché all’alba aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

È fondamentale consultare il medico prima di iniziare una dieta a digiuno intermittente e praticarla solo per brevi periodi: non sono ancora noti gli effetti a lungo termine del digiuno per 2-3 giorni a settimana sulla salute e sulla longevità. È possibile che comporti non solo carenze nutrizionali e perdita di massa muscolare, ma anche altri problemi a lungo termine.

Il metodo di digiuno intermittente più vantaggioso per l’organismo è quello delle 12 ore: 12 ore per mangiare e 12 ore di riposo, senza cibo. Anche se sembra semplice, molti Paesi hanno una finestra di consumo alimentare di 15 ore, contro le sole 9 ore di digiuno notturno.

Per ottenere benefici sulla salute e sulla longevità senza aumentare l’attività fisica o modificare lo stile di vita, basta seguire un periodo di 11 ore per i pasti giornalieri.

Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Settembre 2024, 15:45

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I benefici del digiuno intermittente spiegati da Valter Longo

Valter Longo, genovese di nascita e attualmente professore di scienze biologiche e biogerontologia in California, ha illustrato i vantaggi del digiuno intermittente e ha sottolineato che non è così difficile da seguire come si potrebbe pensare. Vediamo cosa c’è da sapere per adottare questa dieta.

Il digiuno intermittente consiste nel limitare i pasti entro un determinato orario dopo il quale non si assume alcun nutrimento. Si può scegliere di digiunare a giorni alterni, di mangiare normalmente per 5 giorni alla settimana e di non consumare cibo per 2 giorni, oppure di concentrare tutti i pasti in una finestra di 8 ore e non mangiare per le successive 16 ore. Le prime due opzioni sono le meno comuni e più complesse, come spiega Longo, mentre la terza è scelta più frequentemente da chi desidera perdere peso e aumentare la concentrazione nelle attività quotidiane.

Tuttavia, è importante non saltare la colazione: posticipare il primo pasto a mezzogiorno anziché alle 8 del mattino per ridurre la finestra temporale e non fare colazione aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

La decisione di adottare una dieta a digiuno intermittente dovrebbe essere presa in consulto con il medico e seguita solo per brevi periodi: “Gli effetti a lungo termine di 2-3 giorni di digiuno a settimana sulla longevità e sulla salute non sono noti – spiega Longo -. Questi potrebbero comportare non solo malnutrizione e perdita di massa muscolare, ma anche altri problemi difficili da prevedere, simili agli effetti collaterali dei farmaci che emergono solo dopo anni di assunzione”.

Il metodo di digiuno intermittente con più benefici per l’organismo umano è quello delle 12 ore: 12 ore per mangiare e 12 ore per riposare e svolgere altre attività escludendo l’assunzione di cibo. Anche se sembra semplice e naturale, molte persone in Italia, negli Stati Uniti e in altri Paesi hanno una finestra di tempo tra il primo e l’ultimo pasto che dura 15 ore, contro le sole 9 ore di digiuno durante la notte.

Recenti studi clinici hanno dimostrato che riducendo l’intervallo in cui si consuma cibo da oltre 14 ore (come dalle 7 alle 21-22) a circa 11 ore al giorno (come dalle 9 alle 20) senza cambiare le calorie o il tipo di dieta, è possibile perdere peso, migliorare la qualità del sonno e ridurre i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

In conclusione, per ottenere benefici sulla salute e sulla longevità senza aumentare l’attività fisica o stravolgere lo stile di vita, è sufficiente limitare i pasti a un intervallo di 11 ore al giorno.

Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Settembre 2024, 15:45

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