Vasco Rossi, 40 anni di carriera: concerto a Modena “Contro la paura”
È stato un grandissimo concerto quello di ieri a Modena, il grande evento per festeggiare i 40 anni di carriera di Vasco Rossi, forse il più grande evento musicale mai visto nel nostro paese, come hanno azzardato in molti, ma soprattutto è andato tutto bene. Imponenti le misure di sicurezza.
Un concerto contro la paura
Oltre 220mila fan, dopo molte ore di sole e caldo, hanno assediato l’enorme palco per il concerto-evento di Vasco Rossi, che ha festeggiato a Modena i 40 anni di carriera.
Un concerto contro la paura “E’ un concerto contro la paura, è bellissimo, sono felicissimo, voglio portare un po’ di gioia”. Vasco Rossi sintetizza così una giornata storica per la musica italiana: quello di oggi è il più grande evento musicale a pagamento che ci sia mai stato finora nel mondo.
L’afflusso di persone, giovani e meno giovani, è stato continuo, la gran parte è arrivata dalla stazione ferroviaria, distante poco meno di due chilometri dal parco ‘Enzo Ferrari. Cori e canti dei fan del Kom, come pure numerosi gli striscioni inneggianti all’artista, fanno da scenografia. In tantissimi nelle ore più calde hanno scelto di alleggerirsi il più possibile – nei limiti della decenza – dei capi di abbigliamento, la soluzione migliore è stata quella del costume da mare.
Vasco arriva in volo al Modena Park
L’inizio del concerto, con l’entrata trionfale del Blasco è per una canzone iconica e ironica come ‘Colpa D’Alfredo’, il brano dell’omonimo album del 1980, che in questa città assume un significato particolare. Il pubblico del Parco Enzo Ferrari esplode in un coro da brividi quando Vasco canta il verso che ha ispirato il titolo di questo concerto-evento: “abito fuori Modena, Modena Park!”
La scaletta (studiata da Vasco per oltre un anno, assieme al suo storico produttore Guido Elmi) attraversa i quattro decenni vissuti sul ‘fronte del palco’ dal rocker di Zocca, con una progressione non meramente cronologica dagli anni ‘80 ai ’90 e dagli anni 2000 ai 2010 ed un recupero quasi filologico dei brani (che sono 40 ma con i medley diventano 50, tra esecuzioni e citazioni).
L’evento in diretta su Rai1
Ma per la grande festa di Modena, oltre a Paolo Bonolis, che dal suo studio-acquario immerso nella platea racconta l’evento al pubblico di Rai1, sale sul palco anche l’amico di sempre e talent scout di Vasco (fu lui a scoprire l’allora dj fondatore di Punto Radio), Gaetano Curreri, che si siede al pianoforte per ‘Anima Fragile’, dopo aver accennato le note di ‘Jenny’, ‘Silvia’ e ‘La nostra relazione’, tutti brani che aveva arrangiato e prodotto per il Vasco degli esordi.
La chiusura vera, dopo un’infilata di bis che sono brani super amati dal suo pubblico (da ‘Sally’ a ‘Siamo solo noi’), è per un’‘Albachiara’ che assume tanti significati, diventando insieme bilancio e ripartenza, con i fuochi d’artificio che esplodono dalla sommità del palco.