Vedo la forza del padre in Mattia, suo figlio
Storie Italiane si è collegato stamane con la camera ardente di Totò Schillaci, intervistando la moglie Barbara. Totò era un uomo umile e gentile, amato da tutti per la sua bontà. Ha lottato contro una malattia incurabile per tre anni e mezzo, dimostrando coraggio fino all’ultimo. Il figlio Mattia lo descrive come un punto di riferimento e un esempio per tutti. I fratelli lo ricordano come una persona straordinaria e amata da tutti. Anche la moglie di Paolo Rossi esprime il suo dolore per la perdita di un grandissimo campione e una persona speciale.
Intervista alla moglie di Totò Schillaci e al figlio Mattia
Storie Italiane si è collegato stamane con la camera ardente di Totò Schillaci, intervistando la moglie Barbara che ha descritto il marito come un uomo umile e gentile. Ha raccontato che Totò era l’amore della sua vita e che il figlio Mattia rappresenta la forza di suo padre. Ha ricevuto molto affetto dalla gente, che ricorda Totò non solo per le sue prodezze sportive, ma soprattutto per la sua bontà e generosità.
Purtroppo Totò Schillaci aveva un male incurabile e ha lottato per tre anni e mezzo con la malattia. Dopo aver fatto Pechino Express e pensando di essere guarito, ha scoperto che la metastasi si era diffusa. Ha affrontato chemioterapia e radioterapia con coraggio e determinazione, dimostrando di voler vivere per la famiglia fino all’ultimo momento.
Il figlio Mattia ha descritto Totò come un punto di riferimento per tutti, un esempio di determinazione e successo. Ha parlato delle notti magiche vissute insieme al padre durante i successi sportivi. Ha anche sottolineato l’importanza di rendere omaggio al padre e ricordarne l’eredità.
Infine, sono stati intervistati anche i fratelli di Totò Schillaci che hanno espresso il loro dolore per la perdita. Hanno ringraziato il comune di Palermo e tutte le persone che hanno reso possibile celebrare la vita di Totò. Hanno ricordato il fratello come un uomo umile e generoso, amato da tutti.
Il ricordo di Totò Schillaci e il dolore della famiglia
Storie Italiane si è collegato stamane con la camera ardente di Totò Schillaci, intervistando la moglie Barbara: “Totò era intanto un galantuomo, una persona umile, io mi sono innamorata proprio di questo, della sua umiltà e gentilezza, era l’amore della mia vita, è l’amore della mia vita, loro mi danno la forza di andare avanti (dice riferendosi al figlio Mattia, al suo fianco, ndr), in Mattia io rivedo la forza di suo padre”. E ancora: “E’ meraviglioso l’affetto della gente, mio marito ha lasciato un bel ricordo di se stesso al di là delle sue prodezze sportive, un uomo buono che ha lasciato tanto amore ed è quello che si vede con l’affetto delle persone”.
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Purtroppo Totò Schillaci aveva un male incurabile: “Sono tre anni e mezzo che noi lottiamo con questa malattia, lui l’aveva superata, avevano detto che era guarito al che era venuta la proposta di fare Pechino Express e abbiamo deciso di riprenderci la nostra vita in mano, ma dopo il rientro dalla trasmissione abbiamo fatto nuovamente degli accertamenti, e la metastasi aveva preso la parte cervicale, ha fatto chemioterapia e radioterapia, una cosa continua, ma ha lottato davvero, era un guerriero, voleva vivere per me e per i figli e fino all’ultimo ce l’ha dimostrato”.
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Così Mattia, il figlio di Totò Schillaci: “Lascia un dolore tremendo, era un punto di riferimento per tutti, non ci sono parole davvero, papà è stato un punto di riferimento per le persone, la sua storia la conosciamo tutti, dal nulla è diventato quello che è diventato e speriamo che rimanga come esempio per tutti i ragazzi che ci vedono. A volte papà era riservato – ha continuato il figlio di Totò Schillaci – ma è giusto che tutte le persone che sono qui possano rendere un tributo a papà e questo gli faceva piacere”. Infine sulle notti magiche: “Sono state un periodo bellissimo, penso che sia stato uno dei periodi più belli per l’Italia, le vedevamo assieme, ascoltavamo la canzone”.
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