Venezuela in rivolta, civili tentano il colpo di Stato: tre morti

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Alcuni la chiamano “ribellione”, altri “atto terroristico di civili travestiti da soldati e finanziati dalla destra”, ma resta il fatto che il Venezuela si rivolta contro Maduro. Il paese, dopo la nuova imposizione del leader sudamericano che ha trasformato a tutti gli effetti la nazione in una dittatura, inizia la sua rivolta civile. A guidare la rivolta si pensa sia stato Oscar Pérez, poliziotto della scientifica che sequestro un elicottero militare con cui volo sopra Caracas poche settimane fa.

Durante la rivolta sono morti due dei ribelli e poco dopo è stato ucciso un dirigente politico locale.

La ribellione ha preso il nome di “Operación David” ed ha avuto luogo alle 5 del mattino di ieri nei confronti della 41esima Brigata blindata all’interno del Forte Paramacay. Perez stesso ha spiegato: “Si chiama Operazione Davide perché così come il giovane e piccolo Davide vinse il gigante e tirannico Golia, noi sconfiggeremo questo narco regime grazie all’unione delle forze militari e di quelle civili, che ci appoggiano al 90%”.

La notizia è stata diffusa in un video trasmesso sui social network dagli stessi rivoltosi, dove alcuni soldati dichiaravano di voler “ripristinare al più presto e con il minor spargimento di sangue possibile la democrazia”. Il capitano dell’armata, Juan Caguaripano ha rivelato ai media: “Ci dichiariamo in legittima ribellione, uniti più che mai al coraggioso popolo del Venezuela che da oltre quattro mesi è oggetto di torture, persecuzioni e omicidi di stato, per disconoscere la tirannia assassina del dittatore Maduro. Questo sia chiaro non è un colpo di stato. È una azione civica e militare per ripristinare l’ordine costituzionale stracciato da tempo ed in modo definitivo dalla sparuta minoranza che oggi guida il paese come fosse un’associazione a delinquere, ovvero dalla narco dittatura”.

Rischio colpo di Stato

Il vice di Maduro, Diosdado Cabello, dice che il tentativo di attacco è stato stroncato sul nascere. Il leader, però, sta schierando carrarmati e blindati in tutto il paese. Secondo i leader della rivolta, l’operazione è andata a buon fine e sono riusciti a svuotare una delle armerie più fornite del paese. Maduro minimizza, ma il Venezuela rischia il colpo di Stato.

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