Vietato utilizzare cellulare a scuola: in Francia diventa legge

Vietato utilizzare cellulare a scuola: in Francia diventa legge

Vietato utilizzare cellulare a scuola. Si tratta di una proposta di legge votata dall’Assemblea Nazionale Francese, proposta da “La Republique en Marche”. La legge introduce il divieto di utilizzo di cellulari nelle scuole medie ed elementari. Il Governo parla di forte “segnale alla società”, altri parlano di imbroglio e operazione pubblicitaria.

Vietato utilizzare cellulare a scuola: in Francia è legge

Vietato utilizzare cellulare a scuola. Ieri, l’Assemblea Nazionale Francese ha votato una proposta di legge fatta dalla maggioranza di Governo, La Republique en Marche. Il nuovo testo di legge prevede il divieto di utilizzo dei cellulari nelle scuole elementari e medie. Se la legge verrà approvata, sarà attiva già da settembre, all’inizio del nuovo anno scolastico. Emmanuel Macron lo aveva già anticipato in campagna elettorale. “Proibiremo l’uso degli smartphone all’interno delle scuole elementari e medie”, aveva detto il presidente francese.

Già in metà delle scuole francesi vige il divieto di utilizzo dei telefoni cellulari in classe. Il codice di Istruzione del 2010 vieta, infatti, l’utilizzo del cellulare “durante ogni attività di insegnamento e nei luoghi previsti dal regolamento interno”. Con l’introduzione del nuovo testo di legge, sarà vietato utilizzare il cellulare una volta varcato il portone di scuola. La nuova legge colmerà le lacune nei casi in cui non c’è nessuno specifico regolamento interno.

Vietato utilizzare cellulare a scuola: “Imbroglio, è un’operazione pubblicitaria”

Vietato utilizzare cellulare a scuola. Il nuovo testo di legge proposto in Francia non è stato accolto favorevolmente da tutti. A votare a favore sono stati il gruppo Lrem, i centristi del MoDem e UDI. Secondo altri gruppi parlamentari, invece, la nuova legge è solo frutto di un’operazione pubblicitaria. Da questi, infatti, la proposta di legge è stata denunciata come “inutile”, come un imbroglio. Rispondendo alle critiche, il ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer ha difeso la necessità della legge. “Serve una base giuridica molto più solida”, ha detto. Il Governo, poi, parla di forte segnale alla società.

Molto più difficile sarà mettere in pratica tale divieto. Anche senza una legge, i telefoni dei ragazzi, durante le ore di lezione, dovrebbero essere riposti nei rispettivi zaini, spenti. Ma è difficile far rispettare ai ragazzi queste norme di convivenza. Non è difficile, infatti, che gli alunni prendano in giro gli insegnanti e tengano con loro un altro cellulare. In Francia, poi, gli insegnanti non hanno il diritto di perquisire gli studenti nè di sequestrare i telefoni, per cui è impossibile accertare che non utilizzino il cellulare in classe.

 

 

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