Viterbo, truffa per assenteismo: 23 indagati tra medici e infermieri

Viterbo, truffa per assenteismo: 23 indagati tra medici e infermieri

La Guardia di Finanza di Viterbo ha fatto recapitare provvedimenti di conclusione indagine-avvisi di garanzia a 23 tra medici e infermieri dell’Asl locale. I reati ipotizzati sono: assenteismo e truffa mediante false attestazioni: un’infermiera è stata sospesa a titolo cautelare dal servizio.

I provvedimenti sono stati emessi dalla locale Procura, a conclusione di un’indagine nata proprio da un’iniziativa dei militari del Nucleo di Polizia tributaria delle Fiamme gialle che avevano accertato come alcuni dipendenti del nosocomio risultassero falsamente presenti al lavoro in concomitanza con lo svolgimento di altri impegni.

Le indagini sono state portate avanti con l’ausilio di telecamere in prossimità degli strumenti di timbratura dei cartellini magnetici: i dipendenti Asl avevano in effetti la possibilità di timbrare in diverse postazioni ed è stato necessario incrociare i dati di rilevazione delle presenze con pedinamenti e analisi dei tabulati telefonici.

È emerso così che alcuni dirigenti e dipendenti timbravano, o si facevano timbrare il cartellino da colleghi, e poi si allontanavano, tornando a casa o dedicandosi ad altri impegni familiari, come il caso di una impiegata che faceva shopping durante l’orario di ufficio o di un’altra che assisteva ad una recita di Natale.

Mediamente, sono state esaminate oltre 1000 posizioni giornaliere. In dettaglio, 12 indagati sono accusati di aver indebitamente percepito, grazie a false attestazioni, “indennità accessorie allo stipendio per prestazioni domiciliari effettuate in giorni di assenza dal lavoro, oppure gonfiate nella quantità del servizio reso, ovvero effettuate ma rendicontate anche a favore di terzi che non avevano partecipato all’intervento domiciliare, per un importo complessivo pari ad 1,3 milioni di euro”.

Le principali irregolarità riguardano le timbrature dei cartellini, con successivo allontanamento, di dipendenti e dirigenti, ovvero la vidimazione effettuata da altra persona, in spregio alla legge ed ai regolamenti di servizio interno.

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