La figlia di Elon Musk, Vivian Jenna Wilson, ha deciso di non vedere il suo futuro negli Stati Uniti dopo le elezioni americane in cui il padre ha supportato attivamente Donald Trump. La ragazza trans ha espresso preoccupazione per il clima politico ostile verso la comunità LGBTQIA+ e ha denunciato le posizioni di Trump, Vance e del padre che rafforzano discriminazioni e politiche repressive. Wilson, attivista per il clima e per la pace, ha rinunciato al cognome paterno e ha difeso il suo diritto all’autodeterminazione contro i misgendering del padre. La sua scelta di distanziarsi da Elon Musk riflette la sua lotta per un futuro libero da discriminazioni.
Le elezioni americane hanno portato a galla le divergenze politiche all’interno della famiglia di Vivian Jenna Wilson, figlia di Elon Musk. La giovane ha condiviso su Threads la sua disillusione riguardo al futuro degli Stati Uniti, soprattutto dopo il coinvolgimento attivo del padre al fianco di Donald Trump. Vivian ha espresso preoccupazione per il clima politico attuale, temendo un aumento delle discriminazioni e delle politiche repressive contro i diritti civili, specialmente per la comunità LGBTQIA+ cui appartiene.
Dopo aver intrapreso il percorso di transizione per affermare la sua identità di genere, Vivian ha deciso di rinunciare al cognome paterno. Elon Musk, al contrario, continua a fare misgendering alla figlia sui social, rifiutando di accettare la sua identità. La giovane ha preso una posizione ferma, ribadendo il suo diritto ad autodeterminarsi e prendendo le distanze dalle idee del padre. Nel 2022, in tribunale, ha presentato la richiesta di cambiare il cognome per non essere più collegata a Musk in alcun modo.
Vivian Jenna Wilson si è distinta anche come attivista per il clima e per la pace, lottando contro l’odio e le discriminazioni. La sua decisione di lasciare gli Stati Uniti è stata motivata dalla volontà di cercare un ambiente più inclusivo e accogliente per sé stessa e per altri giovani trans. La ragazza ha sottolineato l’importanza di difendere i diritti delle persone LGBTQIA+ e di combattere contro le politiche ostili e discriminatorie.
La situazione all’interno della famiglia Musk-Wilson rimane tesa, con Elon Musk che continua a non rispettare l’identità di genere della figlia. Vivian Jenna Wilson, dal canto suo, mostra una grande determinazione nel difendere la propria autenticità e nel lottare per un mondo più inclusivo e rispettoso. La sua scelta di abbracciare la propria identità e di abbandonare il cognome paterno rappresenta un atto di coraggio e di ribellione contro le convenzioni sociali e le aspettative familiari.
Vivian Jenna Wilson, figlia di Elon Musk, ha recentemente espresso la sua delusione e preoccupazione riguardo al futuro degli Stati Uniti dopo i risultati delle elezioni americane. La giovane ha denunciato come il clima politico attuale e le posizioni di Trump, Vance e del padre Elon Musk, contribuiscano a creare un ambiente ostile nei confronti della comunità LGBTQIA+ a cui lei appartiene.
Dopo aver intrapreso il percorso di transizione per affermare la sua identità di genere, Vivian Jenna Wilson ha preso la difficile decisione di rinunciare al cognome paterno. Nonostante le critiche e i misgendering di Elon Musk, la ragazza ha ribadito il suo diritto all’autodeterminazione e ha preso le distanze dalle idee del padre.
La giovane attivista, impegnata sia per i diritti LGBTQIA+ che per la pace e il clima, ha espresso preoccupazione per il crescente clima d’odio e per le politiche repressive contro i diritti civili negli Stati Uniti. Questo ha portato Vivian Jenna Wilson a dichiarare pubblicamente che non vede il suo futuro in quel paese, a causa delle persone che hanno votato per Trump e delle possibili conseguenze delle loro azioni.
Nel 2022, Wilson ha presentato una richiesta per cambiare il suo cognome e si è distanziata completamente dal padre biologico, sottolineando che non vuole essere associata a lui in alcun modo. La sua scelta di lasciare gli Stati Uniti riflette la sua preoccupazione per il futuro dei giovani trans nel paese e la sua determinazione a vivere in un ambiente più inclusivo e accogliente.
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