Vivibilità climatica in Italia nel 2024: le migliori e peggiori destinazioni

Vivibilità climatica in Italia nel 2024: le migliori e peggiori destinazioni

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Il cambiamento climatico è un tema sempre più urgente che sta attirando l’attenzione di attivisti e scienziati di tutto il mondo. In Italia, il Corriere della Sera insieme a iLMeteo.it ha condotto un’analisi sulla vivibilità climatica delle principali città italiane nel 2024, basata su 17 parametri diversi. Questa analisi ha rivelato importanti cambiamenti rispetto agli anni precedenti, con il 2024 che è stato l’anno più caldo mai registrato nel paese.

Il Nord e il Sud divisi climaticamente

L’analisi ha evidenziato come l’Italia sia divisa in due dal punto di vista climatico, con il Nord che ha visto un aumento significativo delle precipitazioni e il Sud che ha goduto di una maggiore stabilità meteorologica. Questa divisione è emersa anche nella classifica delle città con il clima più vivibile, che ha visto il Sud dominare con Cagliari al primo posto seguita da Napoli e Salerno.

Secondo i dati raccolti, le zone costiere hanno beneficiato di condizioni climatiche più favorevoli grazie all’influenza mitigante del mare sulle temperature. Tuttavia, non tutte le città di mare hanno ottenuto risultati eccellenti, come nel caso di Imperia che è scivolata nella classifica a causa dell’aumento dell’afa.

La classifica completa delle città italiane

La classifica completa ha mostrato Cagliari al primo posto seguita da Napoli, Salerno, Brindisi e Agrigento. Al contrario, Brescia è risultata fanalino di coda mentre Roma si è posizionata al 68° posto e Milano al 91°. La prima città del Nord nella classifica è stata Biella al settimo posto, evidenziando il cambiamento nei trend climatici degli ultimi anni.

Tra le città che hanno ottenuto un buon punteggio in termini di vivibilità climatica c’è anche Torino, che ha visto un aumento significativo delle precipitazioni ma è comunque riuscita a mantenere un clima gradevole. Al contrario, città come Bari e Ancona hanno mostrato un calo nella classifica a causa di eventi meteorologici estremi.

Fonti ufficiali come l’Agenzia Regionale della Protezione Ambientale hanno confermato l’importanza di monitorare attentamente i cambiamenti climatici e agire per ridurne gli effetti. Secondo il presidente dell’ARPA, “è fondamentale adottare misure di adattamento e mitigazione per proteggere la salute e l’ambiente”.

In generale, la classifica ha evidenziato come il Sud abbia visto un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati, con una maggiore presenza di città con un clima più vivibile. Questi dati mettono in luce l’importanza di affrontare il cambiamento climatico e adottare misure concrete per proteggere il nostro pianeta e le generazioni future.

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