Yellen attacca Trump: “Lo stop all’immigrazione rallenta lo sviluppo”

Yellen attacca Trump: “Lo stop all’immigrazione rallenta lo sviluppo”

Janet Yellen,  la numero uno della banca centrale americana parla davanti al Congresso dopo l’insediamento del Presidente USA, Donald Trump e prende posizione sulle sue decisioni in tema di immigrazione.

La Yellen ha detto con forza che rallentare l’immigrazione potrebbe rallentare la crescita economica, il cui livello è già deludente. La critica fa riferimento al decreto del presidente Trump che ha vietato l’ingresso da sette paesi musulmani. Parlando del suo mandato, Yellen ha dichiarato: “prevedo di arrivare fino alla fine”. Il suo incarico scadrà a febbraio 2018.

“L’economia americana continua a compiere progressi verso gli obiettivi della Fed: la banca centrale potrebbe considerare un aumento dei tassi nei prossimi incontri”, ha affermato la chairwoman.”La politica monetaria resta accomodante sostenendo il rafforzamento del mercato del lavoro e un ritorno dell’inflazione al 2%”, ha spiegato sottolineando, tuttavia, che “attendere troppo a lungo” per una stretta “sarebbe imprudente” perché “potenzialmente richiederebbe alla Fed di alzare poi i tassi rapidamente con il rischio di problemi sui mercati finanziari.

Parlando al Senato, Yellen ha dettagliato che prevede di completare il suo lavoro alla guida dell’istituto. Contro le politiche del tycoon arriva anche l’annotazione che rallentare l’immigrazione probabilmente rallenterebbe la crescita economica, il cui livello è già deludente.

Quanto alle politiche di bilancio annunciate da Trump, Yellen invita alla prudenza nel varare le misure. “Spero che i cambiamenti saranno compatibili con l’obiettivo di mantenere il bilancio degli Stati Uniti su una valida strada”. “I possibili cambiamenti della politica di bilancio e anche gli altri – aggiunge – rappresentano una fonte di incertezza per le prospettive dell’economia”.

Il messaggio che vuol far passare la Yellen è che non deve esser messo a rischio il rapporto tra debito e Pil, che per alcuni osservatori potrebbe arrivare a livelli ‘all’italiana’ in caso di spese incontrollate. Yellen fa più volte riferimento al clima di “incertezza” e al “potenziale impatto” delle future mosse di politica di bilancio che la Casa Bianca potrà lanciare.

La governatrice non ha perso l’occasione di ricordare i progressi realizzati dall’amministrazione Obama dopo la crisi finanziaria, in particolare i “quasi 16 milioni di posti di lavoro” creati dopo il 2010. Sullo stato dell’economia Usa il numero uno della politica monetaria rileva che i consumi sono cresciuti “solidamente” e che “la fiducia delle imprese si è molto rafforzata negli ultimi mesi”.

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