Zaia: “Anche la Chiesa apre uno spazio di riflessione sulla fine vita”

Zaia: “Anche la Chiesa apre uno spazio di riflessione sulla fine vita”

Il Comitato della Candidatura delle Olimpiadi Invernali Milano – Cortina 2026 si è incontrato al Palazzo Pirelli a Milano, con la presenza di Luca Zaia. Durante l’incontro, si è discusso dei preparativi e delle strategie per garantire il successo dell’evento sportivo.

Luca Zaia ha espresso la sua soddisfazione riguardo al “Piccolo lessico del fine vita”, elaborato dalla Pontificia Accademia per la Vita e consegnato a Papa Francesco. Ha sottolineato l’importanza della riflessione etica e della necessità di normative chiare sul tema del fine vita e del suicidio assistito.

Il Presidente Zaia ha evidenziato che la Chiesa si sta aprendo a una discussione sulle mediazioni giuridiche in materia di fine vita, riconoscendo la necessità di rispettare le diverse posizioni all’interno di una società pluralista e democratica.

Ha sottolineato che la sentenza della Corte Costituzionale del 2019 ha concesso ai cittadini il diritto di decidere sul proprio fine vita, ma ha anche evidenziato la mancanza di una regolamentazione chiara e dettagliata in merito al tema.

Luca Zaia ha invitato a un dibattito serio e alla promulgazione di una legge che garantisca una protezione rigorosa e tuteli la libertà di scelta del paziente fino in fondo, senza escludere chi è contrario alla libera scelta sul fine vita.

Il Presidente della Regione Veneto ha sottolineato l’importanza delle cure palliative come prima scelta e priorità nella regione, ma ha anche riconosciuto la legittimità delle scelte personali dei pazienti che preferiscono il fine vita.

Ha ricordato che l’Italia si è dotata delle disposizioni anticipate di trattamento nel 2017, sottolineando la necessità di rispettare le idee di tutti e di garantire la libertà di scelta del paziente.

Infine, Luca Zaia ha elogiato l’apertura del Vaticano su questo tema etico, evidenziando la complessità del contesto sanitario attuale e la necessità di affrontare le questioni etiche che emergono dalle avanzate cure mediche disponibili.

La discussione ha rappresentato un passo avanti in termini di civiltà e di rispetto per la dignità e la libertà dei pazienti, evidenziando la necessità di una legislazione chiara e inclusiva sul fine vita.

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