Zaia: Necessario Proteggere l’Export e Esplorare Nuovi Mercati

I Dazi di Trump e l’Impatto sul Veneto
ROMA (ITALPRESS) – I recenti dazi annunciati dall’amministrazione Trump rappresentano una sfida significativa per l’export italiano, in particolare per il Veneto, una delle regioni più produttive del paese, con settori strategici riconosciuti in tutto il mondo. “Questi dazi costituiscono un colpo duro per il nostro sistema economico”, afferma Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. “È fondamentale che l’Unione Europea risponda in modo coordinato e riflessivo, evitando reazioni impulsive, ma garantendo la protezione di posti di lavoro, imprese e competitività.”
La comunità imprenditoriale veneta si trova ora ad affrontare sfide complesse. I settori del manifatturiero, dell’agroindustria e della vitivinicoltura, tutti distintivi della tradizione veneta, sono direttamente colpiti. “Dobbiamo farci sentire con autorevolezza all’interno di un’Europa unita. Il Veneto è pronto a sostenere i comparti più vulnerabili e ad ampliare la nostra visibilità sui mercati internazionali, diversificando l’export e puntando su nuove rotte commerciali”, ha proseguito Zaia.
Vinitaly come Opportunità di Dialogo
Uno degli eventi chiave per il settore vinicolo sarà il Vinitaly, che segnerà la prima grande opportunità di incontro internazionale dopo l’annuncio dei dazi. Con la partecipazione attesa di oltre 3.000 operatori e 120 top buyer statunitensi, Zaia sottolinea l’importanza di cogliere questa occasione per stabilire relazioni dirette con i mercati: “Vinitaly ci permetterà di valutare l’impatto delle misure e di costruire risposte concrete e pragmatiche”, ha affermato, evidenziando come il settore del vino veneto, con un valore di export che sfiora i 593 milioni di euro nel 2024, rappresenti una parte cruciale dell’identità produttiva regionale.
“La nostra produzione è cresciuta del 9,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi 10,7 milioni di ettolitri”, ha dichiarato Zaia. “Questo dimostra che, nonostante le pressioni esterne, il Veneto è solido e pronto a difendere la propria economia.” La capacità di reazione dei produttori veneti non deve infatti essere sottovalutata. Secondo i dati forniti da fonti ufficiali come la Camera di Commercio di Treviso, il settore vitivinicolo veneto conta oltre 9.500 aziende e 12.800 cantine sociali, pronte a fronteggiare le sfide globali.
Il momento attuale rappresenta una possibilità unica per rinnovare le politiche di export. “I dazi non devono fermarci, ma piuttosto indicare una direzione strategica per il futuro”, sostiene Zaia. “Dobbiamo ampliare la nostra presenza sui mercati alternativi, siano essi emergenti o consolidati, e lavorare per mantenere un canale di dialogo diretto e costruttivo con gli Stati Uniti.” Queste affermazioni sono in linea con quelle di personaggi illustri del mondo economico italiano, come il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, che ha dichiarato: “La crescita dell’export è vitale per il nostro Paese e per questa ragione è essenziale affrontare questi problemi con determinazione e unità”.
Il Governo e le autorità regionali si muovono in sinergia per garantire il sostegno necessario a questi settori colpiti dai dazi. È fondamentale per i produttori veneti mantenere l’integrità della loro offerta, senza lasciare spazio a logiche protezionistiche che possano penalizzare le loro esportazioni. “Deve esserci chiarezza e fermezza nella nostra posizione”, ribadisce Zaia, “difendere il nostro export significa difendere identità e lavoro.”
Il Veneto ha sempre dimostrato una resilienza notevole nell’affrontare le avversità climatiche e di mercato. La diversificazione e la creazione di nuove opportunità commerciali sono ora più rilevanti che mai. Il presidente Zaia ha evidenziato l’importanza di un approccio proattivo: “Affrontiamo la congiuntura globale con una visione che ci consenta di non essere schiacciati dagli eventi, ma piuttosto di anticiparli e governarli.”
In conclusione, mentre la sfida dei dazi si presenta come un ostacolo, il Veneto è pronto a trasformare questa crisi in un’opportunità per rilanciare la propria economia. Con la determinazione e la collaborazione tra le istituzioni e il mondo imprenditoriale, la regione può continuare a essere un leader nel panorama internazionale.
(Fonte: ITALPRESS)
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