“Fuocoammare”, il film di Gianfranco Rosi, è stato nominato agli Oscar
Fuocoammare, il documentario di Gianfranco Rosi ambientato a Lampedusa, è candidato all’Oscar.
Il regista Rosi ama conoscere a fondo i posti che fanno da cornice alle storie che racconta, infatti per quest’ultimo docufilm si è trasferito per più di un anno sull’isola, per capire cosa significa vivere sul confine più emblematico d’Europa, visto da due prospettive: sia dalla parte di chi ci abita, i lampedusani, sia per chi ci arriva, i migranti.
È così che è nato il suo ultimo lavoro, Fuocoammare. La storia racconta di un ragazzino di nome Samuele, ha 12 anni e trascorre le sue giornate tra scuola, casa e la pesca. Poi c’è il dottore Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, colui che negli ultimi anni ha dovuto affrontare in prima persona tutte le difficoltà sanitarie che riguardano i migranti che giungono sull’isola, dalla nascita di neonati alle numerose morti.
Tutto, intorno a loro, parla del mare e di uomini, donne e bambini che cercano di oltrepassarlo per arrivare sull’isola.
Ma non è un’isola come tante altre, è Lampedusa: un’isola di speranza che, negli ultimi 20 anni, migliaia di migranti approdano in cerca di libertà. I personaggi di questo documentario, così come i lampedusani sono i testimoni di questi attracchi, a volte involontariamente, a volte silenziosi, a volte partecipi, di uno dei più grandi drammi dei nostri tempi.