Alitalia, tagliati gli snack a bordo: saranno servite solo bevande
La nuova politica di austerity e risparmio dell’Alitalia colpisce a 360 gradi. La compagnia di bandiera ha deciso di tagliare gli snack a bordo: per via della (ennesima) crisi infatti, dal 5 gennaio 2017 i passeggeri dei voli nazionali operati da Alitalia non avranno più diritto allo snack che veniva servito a bordo. Sarà servita soltanto una bibita (analcolica). Certo, non era un granché, ma meglio di niente, specialmente se si volava negli orari che coincidevano con i pasti.
È il primo passo in attesa del già annunciato piano industriale, confermato anche dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Il motivo di questo taglio (che comportava alti costi per la compagnia aerea) secondo fonti attendibili sarebbe dovuto al fatto che sui voli nazionali la maggior parte dei passeggeri non consumava lo snack.
Il taglio alle merendine è solo l’inizio. L’amministratore delegato, Cramer Ball, ha annunciato una riduzione dei costi pari a 160 milioni euro. Infatti, la compagnia perde 500mila euro al giorno e ogni azione volta al risparmio è fondamentale.
L’accordo stipulato nel 2015 con e San Carlo, presentato nel luglio di quell’anno durante l’Expo milanese, al padiglione Alitalia-Etihad Airways, viene dunque meno.
«Una nuova partnership — si disse allora — che nasce dalla grande passione e dall’impegno di San Carlo nel portare alto il valore del Made in Italy e il buon gusto italiano». Per un anno e mezzo: dal 2017 le patatine non volano più sui cieli italiani.
Intanto per la compagnia è arrivato un undicesimo posto nella classifica delle migliori compagnie aeree, stilata da eDreams, sulla base di 90.000 recensioni da parte degli utenti che hanno volato durante l’anno. In cima la Emirates: prima in tutto, tranne che le sale Vip, in cui primeggiano gli irlandesi di Air Lingus.
La mancata distribuzione dello snack è soltanto un «aperitivo» rispetto a quanto sarà previsto dal piano industriale ormai imminente, come confermato anche dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio («Stiamo aspettando il piano industriale, dovremmo essere prossimi», ha sottolineato il 30 gennaio a margine della cerimonia per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria di Induno del nuovo collegamento ferroviario Arcisate-Stabio, in Svizzera).