Senato Usa avverte: ingerenze di Mosca su elezioni francesi e tedesche
Non si fermano le accuse nei confronti di Mosca per presunte interferenze. È il presidente della commissione Intelligence del Senato americano, il repubblicano Richard Burr, a parlare di “manifeste interferenze” di Mosca.
Le interferenze
La commissione sta indagando sul ‘Russiagate’, i presunti legami tra il presidente Trump e la Russia durante le elezioni americane.
“Quello che potremmo valutare come un intervento molto celato negli Stati Uniti nel 2016, è un intervento sia manifesto e sia nascosto in Francia e in Germania”, ha dichiarato Burr.
Secondo Burr, Mosca può potenzialmente far pendere l’ago della bilancia del risultato elettorale negli Stati europei.
La visita di Le Pen
L’allarme arriva proprio all’indomani dell’incontro al Cremlino tra la leader del Front National, Marine Le Pen, e il presidente russo Vladimir Putin.
Il mese scorso, il principale avversario della Le Pen, l’indipendente europeista Emmanuel Macron, ha accusato Mosca di ingerenze per minare la sua campagna elettorale diffondendo false voci attraverso i media di Stato.
Legami tra Putin e M5S
L’allarme riguarda anche il nostro Paese: nei mesi scorsi, infatti, l’Amministrazione Usa avrebbe avvertito l’Italia di “fare attenzione ai legami tra governo russo e M5S”.
Fonti governative americane hanno spiegato di essere preoccupate in particolare per l’influenza che Mosca starebbe cercando di esercitare sulle prossime elezioni politiche in Italia “nell’ambito di una strategia di interferenza che tocca tutta l’Europa, dopo quella adottata durante le presidenziali degli Stati Uniti”.
“Putin è già un interlocutore”. “Putin è un partner strategico nella lotta al terrorismo, non vederlo è cecità. Assieme ad Assad ha vinto la guerra in Siria. Putin è già un interlocutore, perché ha vinto su tutta la linea”. Così il parlamentare M5S Manlio Di Stefano in un colloquio con la Stampa.