Alzheimer: diagnosi precoce grazie ai nanocristalli d’argento
La tecnica dei nanocristalli d’argento consentirà una diagnosi precoce delle demenze degenerative. Le prime tracce di Parkinson ed Alzheimer potranno essere identificate.
L’istituto di fisica applicata, quello di microelettronica ed il dipartimento di chimica e scienze geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia hanno sperimentato una nuova tecnica. La metodologia dei nano cristalli d’argento permetterà di individuare l’impronta delle malattie al cervello.
Come funziona la nuova tecnica?
I cristalli d’argento hanno le dimensioni del nanometro ed un aspetto simile ad un cubo. L’attivazione tramite laser accenderà i nanocristalli, un intenso campo elettrico amplificherà di un milione di volte le molecole di molte malattie. Le tracce di Parkinson e Alzheimer potranno così essere rintracciate nel sangue, nelle urine e nel fluido cerebrospinale.
Grazie a questa tecnica sarà possibile provenire le malattie ma la ricerca è ancora in continua evoluzione. Sarà necessario avviare una fase di test preliminari prima di utilizzare questa metodologia per i casi clinici.