Bimbo ingerisce hashish, fuori pericolo: indagati i genitori

Bimbo ingerisce hashish, fuori pericolo: indagati i genitori

Bimbo ingerisce hashish. Il piccolo, di un anno e 8 mesi è finito in ospedale in gravi condizioni a causa di un’intossicazione da Thc, il principio attivo dell’hashish. Il piccolo, che abita coi genitori a Sesto San Giovanni, è stato portato in ospedale Vittore Buzzi di Milano sabato pomeriggio, ma solo ieri i medici hanno allertato la polizia dopo aver visionato i risultati delle analisi del sangue.

Bimbo ingerisce hashish: sta meglio

Le condizioni del piccolo, fa sapere la struttura, sono nettamente migliorate, tanto che nel corso della giornata sarà trasferito dalla rianimazione al reparto di pediatria. Il piccolo ha avuto nella giornata di sabato delle convulsioni e una crisi respiratoria. Le sue condizioni sono rapidamente migliorate ed è ora considerato fuori pericolo.

Secondo gli accertamenti della polizia il padre ne sarebbe un consumatore ma non è ancora chiaro come il piccolo sia venuto in contatto con la sostanza. Si esclude che l’abbia acquisita tramite il latte della madre, una donna romena, perché dalle analisi lei non risulterebbe averne tracce nel sangue.

Si indaga per capire come il bimbo abbia assunto la sostanza

Dopo le convulsioni e una grave crisi respiratoria, il bambino è finito in coma. Dai primi accertamenti svolti, il padre del piccolo sarebbe un egiziano abituale consumatore di hashish. La madre, romena, non ne avrebbe alcuna traccia nel sangue.

Davanti alle richieste di spiegazioni avanzate da medici e agenti, la coppia si è giustificata dicendo che il bambino potrebbe aver trovato e ingoiato l’hashish al parco, ma l’ipotesi più credibile al vaglio degli inquirenti è che invece lo abbia trovato e ingerito in casa, raccogliendone un residuo caduto per terra, o lasciato incustodito in qualche posto.

Il caso ricorda quello dello scorso settembre quando una bambina di un anno era stata ricoverata in prognosi riservata per aver ingerito hashish.E solo pochi giorni fa, in provincia di Brescia, nel sangue di due sorelline di tre anni e 8 mesi abbandonate in auto dal padre erano state trovate tracce di cocaina.

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