Giovane detenuto psichiatrico si toglie la vita in carcere

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Un detenuto di appena 22 anni si è impiccato a Regina Coeli usando un lenzuolo legato alla grata del bagno. Il suicidio è avvenuto attorno alle 23 di venerdì nella seconda sezione dov’erano presenti 167 reclusi.

Purtroppo seppur il personale è intervenuto immediatamente nulla è servito a salvarlo».

Il giovane, era in galera per resistenza, lesioni e danneggiamento. Era evaso una volta dalla Rems (le strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari), ma era stato ricatturato e condotto in carcere.

Un grido d’allarme arriva dalla Fns Cisl che sottolinea che Regina Coeli «ha un sovraffollamento di più di 289 detenuti: sono 911 rispetto ai previsti 622».

«Questo suicidio non solo ci addolora ma ci indigna». Patrizio Gonnella (Antigone) e Stefano Cecconi (campagna Stop Opg) intervengono sulla morte del giovane. «Non si cura mettendo le persone dietro le sbarre – sottolineano – ma affidandole al sostegno medico, sociale, psicologico dei servizi del territorio. Se un ragazzo va via da una Rems non si deve parlare di evasione. Non si butta una vita in galera». Sempre venerdì un altro detenuto di 43 anni si è tolto la vita nel carcere bolognese della Dozza: i suicidi in cella, dall’inizio del 2017, sono già dieci.

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