Governo ottiene la fiducia sulla manovra, ultimo passaggio al senato

Governo ottiene la fiducia sulla manovra, ultimo passaggio al senato

Governo ottiene la fiducia. La Camera ha approvato la fiducia alla legge di bilancio con 296 sì e 160 no. L’Aula, dopo la fiducia, ha approvato tutti i 19 articoli della manovra.

Il testo passerà poi all’esame del senato in terza lettura dove dovrebbe passare senza modifiche. A Palazzo Madama è già convocata la commissione bilancio. Al termine dovrebbe iniziare la discussione generale e con ogni probabilità il via libera definitivo arriverà sabato mattina con la fiducia.

Nel corso della mattinata, il testo era tornato in commissione per la necessità tecnica di sistemare alcune coperture relative in particolare al 2020. Molte le correzioni di questi ultimi giorni che vanno dal nuovo rinvio della direttiva Bolkestein che ‘salva’ gli ambulanti fino agli sconti per le coop che assumono i rifugiati – tra le più contestate novità – passando per numerosissimi micro stanziamenti e per la creazione di innumerevoli nuovi fondi, da quello per demolire gli abusi edilizi, a quello per promuovere il commercio equo solidale a quello contro il bracconaggio ittico.

Approvata la presenza degli osservatori Osce alle prossime elezioni, chiesta dal Movimento 5 Stelle, il fondo per i bimbi oncologici e ancora il fondo per i risparmiatori delle 4 banche e delle due venete, raddoppiato, e sottoscritto anche da Mdp. I Cinquestelle hanno avuto l’ok anche su risorse (3 milioni) per i wifi gratuiti nei comuni e per inserire nel superammortamento anche le spese delle società per l’innovazione tecnologica.

Governo ottiene la fiducia: le correzioni approvate

Si registra lo stop alle buste paga in contanti con finalità anti-evasione. La web tax è passata dal 6 al 3%, il bonus bebè è stato ridotto a una proroga di 1 solo anno e erogato per il solo primo anno di vita dei nuovi nati del 2018.

Eliminato invece il fondo finalizzato all’indennizzo degli eredi delle vittime di femminicidio e crimini domestici perché contenuto in un analogo provvedimento approvato al Senato.

Più fondi inoltre alle Regioni (375milioni) e alle Province (76 milioni per scuole e strade). Stabilizzazione di medici, tecnici e infermieri nel triennio 2018-2020. Rivisto l’equo compenso per i professionisti che dovrà essere conforme ai criteri ministeriali fissati.

Più personale al Consiglio di Stato per ridurre i processi amministrativi pendenti, ma anche 500 mila euro per assumere archeologi, architetti e ingegneri a Pompei, sblocco del turn over nei Comuni sopra i 1000 abitanti e stabilizzazione dei precari in Regioni e Comuni. Sono 120 i milioni a Città metropolitane e Province per la manutenzione delle strade: più altri 300 l’anno dal 2019 al 2023. Per la ricostruzione delle aree terremotate arrivano 80 milioni. Ok anche alla decontribuzione al 50% per ogni neoassunto sotto i 34 anni, esteso anche per il 2018 il bonus ai 18enni. Resta fuori la riduzione a 24 mesi dei contratti a termine continuativi: restano a 36 mesi.

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