J-Ax e Fedez presentano “Comunisti col Rolex”: “Nessuna vergogna”
“Comunisti col Rolex” è finalmente fuori in tutti i negozi di dischi e digital store. L’album dei rapper Fedez e J-Ax è stato “partorito” a mezzanotte sulle piattaforme digitali, tra cui Spotify. Da oggi è possibile acquistarlo. Tantissime aspettative sul disco, attorno cui le due star della musica hanno costruito una spasmodica attesa tramite Instagram stories e post sui social.
Ieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione. Il luogo? Casa di Fedez: “I giornali hanno parlato così tanto della mia casa e di quanto sia costata, che ho deciso di presentarlo qui. Mi hanno accusato di esibizionismo grossolano, convincendomi così a invitare la stampa proprio qui. Tiziano Ferro abita nella scala accanto. Non ho nulla contro di lui, ma ha speso più o meno gli stessi soldi che ho speso io e nessuno ha detto niente. Ho messo qualche foto su Instagram e le penne importanti si sono indignate. Questa è l’Italia: se fai i soldi ti devi vergognare”.
Chiara Ferragni assente, sostituita dalla mamma manager di Fedez. J-Ax prosegue: “Siamo diventati ricchi, ma manteniamo una coscienza sociale e la comunichiamo attraverso i pezzi. C’è qualcuno che si indigna? Si fotta”.
La tracklist del disco è composta da sedici pezzi, tra cui i singoli già usciti “Vorrei ma non posto” e “Assenzio”. Tante collaborazioni, ma nessun altro rapper: Giusy Ferreri, Nek, Arisa e Loredana Bertè, farciscono con ulteriore qualità l’album.
Il tour inizierà l’11 marzo dal PalaAlpitour di Torino: “Ne siamo entusiasti – dicono – perché Torino è una piazza caldissima. Abbiamo venduto oltre centomila biglietti e siamo già in doppia o tripla data in alcune città. Pare che ci siano tantissime richieste, non vediamo l’ora. Come sarà lo spettacolo? Come quello di Baglioni e Morandi. Non è una battuta, canteremo pezzi delle discografie personali ma proveremo anche a scambiarci le canzoni. La band che ci accompagnerà sarà all’altezza e alle tastiere c’è Paolino Jannacci. In estate non ci fermeremo e stiamo pensando a qualche festival”.
Chiosa finale sulla bagarre social con Gué Pequeno e Marracash, su cui per la prima volta si esprime J-Ax, uno dei padrini dell’hip hop italiano: “Ci hanno “trollato” a dovere e ci sta, hanno usato la nostra popolarità per farsi un po’ di pubblicità. Ci sta ma ora basta. La storia finisce qui”.