La foto che imbarazza Di Maio: in posa con Vassallo, boss dei casalesi

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Il vicepresidente della Camera dei deputati, Luigi Di Maio, del Movimento Cinque Stelle, ritratto insieme con Salvatore Vassallo, fratello del boss pentito del clan dei Casalesi Gaetano e a sua volta sotto processo per disastro ambientale, con l’accusa di aver avvelenato il territorio della Terra dei fuochi, in particolare l’area tra Giugliano e Parete.

La foto è stata scattata il 2 novembre scorso nel ristorante Zì Nicola – di Cesa, in provincia di Caserta, di proprietà della famiglia – dove Di Maio era arrivato al termine di un evento sul No al referendum. Ed è finita sul Mattino.it.

«Potrebbe essere un incidente politico – afferma il vice presidente della Camera nell’articolo apparso sul quotidiano napoltetano – o una polpetta avvelenata. Di certo l’iniziativa elettorale si conclude con una foto che rischia di creare un caso». Di Maio? «Sono stato a Cesa lo scorso 2 novembre per un incontro – conferma il vicepresidente della Camera – organizzato dagli attivisti del movimento sul no al referendum. Dopo l’evento gli attivisti mi hanno portato a cena in un ristorante della zona. Non conoscevo i proprietari e come spesso accade mi hanno chiesto una foto. Avrò fatto centomila foto in questi anni. Non avevo idea di chi fossero. È una foto scattata prima di andare via. Io lotto tutti i giorni contro chi ha avvelenato la nostra terra e non voglio minimamente che una foto possa intaccare anni di battaglie».

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