Al via nuove assunzioni nella Pa: 7.903 posti mediante 2.313 concorsi
Il ministro Madia ha firmato due decreti dando il via libera a 7.903 assunzioni nella Pubblica amministrazione di concerto col ministro Padoan. I provvedimenti autorizzano 5.590 ingressi immediati e 2.313 con nuovi concorsi, che seguiranno le regole della riforma del pubblico impiego (prove centralizzate e tetti agli idonei). La maggior parte delle entrate (5.149) riguarda polizia, carabinieri, vigili del fuoco e guardia di finanza.
La maggior parte dei posti nelle forze dell’ordine
La maggior parte delle entrate riguarda le forze dell’ordine: 5.149 tra polizia, carabinieri, vigili del fuoco e guardia di finanza. Nel dettaglio, si tratta di 2.033 assunzioni nell’arma dei carabinieri (a valere sul 2016); 1.032 nella polizia, 619 nella Guardia di finanza; 1.090 nella polizia penitenziaria e 375 nei vigili del fuoco. Una nuova stagione di concorsi toccherà poi le amministrazioni centrali, dal ministero dei beni culturali (509 posti) all’Inps (730) passando per l’Agenzia delle Entrate (236) e il Mef (517).
Per svolgere i concorsi c’è tempo fino al 2019, il resto delle assunzioni autorizzate invece prevede tempi stretti. L’ok ad assumere fa infatti riferimento a quest’anno, anche se su budget relativi agli anni passati. Ora bisogna attendere solo la registrazione dei decreti (due dpcm) da parte della Corte dei Conti.
Nuovi criteri per i concorsi pubblici
Le selezioni dovrebbero ricalcare i nuovi criteri dei concorsi pubblici, che prevedono cadenza regolare, procedure semplificate, possibilità di razionalizzare, centralizzare, le prove, puntando su risparmi e trasparenza. Prevista anche la realizzazione di un sito ad hoc che raccoglierà tutti i bandi d’Italia. Tra le novità maggiori sicuramente c’è la soglia al numero massimo di idonei (tetto del 20% sui posti messi a bando).