Putin difende Trump: “Chi inventa storie è peggio delle prostitute”
Adesso parla Putin e si schiera apertamente dalla parte del suo “amico” Trump. Innanzitutto accusa l’amministrazione uscente di Barack Obama di voler “minare la legittimità del presidente eletto americano” Donald Trump. “Che cosa vediamo negli Stati Uniti? Vediamo – ha detto Putin – una continua e acuta lotta politica interna nonostante le elezioni presidenziali siano finite con una vittoria convincente del signor Trump. Nel corso di questa lotta – ha proseguito il leader del Cremlino – vengono fissati alcuni obiettivi”, il primo è “minare la legittimità del presidente eletto americano”.
Ma l’inquilino del Cremlino fa anche un chiaro riferimento alle voci che parlano di notizie compromettenti su Trump in mano ai russi: “I committenti delle notizie false” sul presidente eletto americano Donald Trump, sono “peggio delle prostitute”. Lo ha dichiarato il leader del Cremlino, Vladimir Putin, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax. Secondo Putin chi fabbrica le notizie false per “usarle nella lotta politica” non ha “nessun limite morale”.
L’allusione del leader del Cremlino alle prostitute si riferisce ai presunti dossier hard in mano ai servizi segreti russi con materiale compromettente risalente al periodo in cui il prossimo presidente americano si trovava a Mosca come organizzatore del concorso di Miss Universo nel 2013. Documenti che hanno sollevato un certo clamore mediatico. Notizie non avallate da prove, ma raccolte da un ex agente segreto britannico ritenuto di assoluta serietà e allegate a un rapporto dell’intelligence Usa, con conseguenti polemiche e furia del futuro Commander in Chief.
Putin ha messo in dubbio la stessa possibilità che vi sia del vero in queste informazioni: mi pare a dir poco strano, ha detto, che “un uomo già adulto”, che per anni ha organizzato concorsi di bellezza, durante una visita a Mosca abbia invitato in camera “ragazze con un basso livello di responsabilità sociale”.