Putin ritira truppe dalla Siria e affronta la questione di Gerusalemme
Putin ritira truppe dalla Siria. Vladimir Putin ha raggiunto la base aerea di Hmeymim, in Siria, prima di volare al Cairo dove ha incontrato il leader egiziano Abdel Fatah al-Sisi in un vertice incentrato sulla questione di Gerusalemme.
Il leader del Cremlino ha ordinato il ritiro delle truppe russe dal paese mediorientale. “Ho dato istruzioni al ministero della Difesa di iniziare il ritiro del gruppo di truppe verso il loro luogo di dislocazione permanente”, ha detto Putin ai media russi al seguito di quella che è la sua prima visita in Siria dalla fine del 2015.
Putin ritira truppe dalla Siria: missione compiuta
L’intervento russo a sostegno del presidente siriano Bashar al-Assad è scattato il 30 settembre 2015 e ha permesso la sopravvivenza del regime di fronte agli attacchi di gruppi di insorti e di jihadisti. La base di Hmeymim, in provincia di Lattakia, è stata decisiva per l’appoggio aereo alle truppe governative e alle milizie sciite alleate. In Siria ci ora circa 8000 militari, fra avieri, truppe speciali e marines.
La posizione di Putin sulla questione di Gerusalemme
Dopo l’annuncio Putin è partito per Il Cairo. Nella capitale egiziana si sono dati appuntamento il presidente palestinese Abu Mazen e il re di Giordania Abdullah per un vertice con Al-Sisi sulla questione di Gerusalemme, dopo il suo riconoscimento come capitale di Israele da parte del presidente americano Donald Trump. Putin avrà anche un bilaterale con Al-Sisi.
La Russia ha riconosciuto Gerusalemme Ovest come capitale di Israele, ma a patto che Gerusalemme Est diventi quella del futuro, possibile Stato palestinese. Una scelta che potrebbe diventare una base di compromesso fra i Paesi arabi meno critici con Trump, a partire dall’Arabia Saudita, e quelli che vorrebbero iniziative molto forti per contrastare la politica della Casa Bianca. Il parlamento della Giordania, un Paese sul fronte moderato ma in difficoltà per la mossa Usa, ha votato una mozione per “rivedere” il trattato di pace con Israele, siglato dopo gli accordi di Oslo.