I quadri più discussi della storia: “Madonna” (Munch 1894-1895)

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L’iconografia classica, ci ha sempre abituato all’immagine di una fanciulla casta e dalla purezza sovrannaturale propria della Vergine. L’interpretazione che ne dà Munch è totalmente sovversiva, rappresentandola come una donna nuda, seducente, con le braccia dietro al corpo che viene proteso in avanti, quasi a voler ulteriormente accentuarne la componente seduttiva.

I capelli neri, poggiati sulle spalle, sembrano dei tentacoli che si diramano ed incutono allo spettatore quel senso di straniante attrazione e repulsione. Anche l’uso dei colori è piuttosto significativo nella resa finale dell’opera: un incarnato molto chiaro, quasi cadaverico, che contrasta completamente con uno sfondo che gioca sui toni del nero e del rosso (tinte che chiaramente simboleggiano la morte e la passione).

Insomma, possiamo dire che non c’è assolutamente nulla di ciò cui siamo abituati a collegare all’immagine rassicurante e dolce della Madonna. L’unico riferimento all’iconografia classica è dato dall’aureola, anche se non si tratta affatto di quella a cui siamo abituati: è un’aureola profana di un rosso che anche qua è simbolo di passione amorosa.

Munch dipinse quattro versioni della Madonna, ricorrendo alla litografia per esprimere più liberamente il suo concetto innovativo. È infatti nelle litografie che inserisce degli elementi ancora più forti, come la cornice di spermatozoi ed il feto posto in un angolo, quindi al di fuori del ventre materno, coi lineamenti e l’espressione angosciante che ci riportano al più famoso quadro dell’artista: “L’urlo”.

Un destino infelice attende il nascituro, che poi simbolicamente non è altri che il genere umano nella sua interezza che è destinato alla ricerca di una felicità che non arriverà mai. Il pittore in queste quattro versioni della Madonna mescola elementi come vita, morte, passione ed angoscia, portandoci a riflessioni profonde sul senso stesso della vita e riuscendo, attraverso lo scandalo, a scuotere la coscienza del fruitore.

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