Scoperta cellula Isis a Torino: custodia cautelare non eseguibile

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Scoperta cellula Isis a Torino. Il Tribunale della Libertà di Torino ha deciso per l’applicazione di cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere per altrettanti giovani tunisini indagati per terrorismo internazionale.

Le misure però non possono essere ancora eseguite poiché gli indagati hanno tempo per presentare ricorso in Cassazione. Solo se la Suprema Corte accoglierà la tesi della procura, le misure potranno essere applicate.

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I cinque avrebbero costituito in Italia una cellula dell’Isis. Tre di loro si trovano agli arresti domiciliari per spaccio di droga. Gli altri due invece non sono rintracciabili in quanto sarebbero caduti combattendo o sotto i bombardamenti alleati sul fronte siro-irakeno. La procura di Torino aveva chiesto gli arresti il 17 maggio, ma un gip, il 21 giugno, aveva respinto l’istanza.

 

L’inchiesta era partita da una segnalazione ai Ros dei carabinieri che, attraverso l’esame del profilo facebook di un tunisino residente a Torino con una serie di precedenti per spaccio di droga, era in contatto con alcuni miliziani del Califfato. Questi ultimi gli avevano comunicato la notizia della morte degli amici. Lui prometteva di seguirne le orme con un attentato suicida da effettuarsi in Italia. Poi, lasciata Torino, il tunisino era stato rintracciato dai carabinieri in Toscana dove era stato arrestato.

 

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