Tavecchio: “Serie A e B assenti”. Lippi: “Non ho scelto io Ventura”

Tavecchio: “Serie A e B assenti”. Lippi: “Non ho scelto io Ventura”

Le dimissioni di Tavecchio hanno scatenato critiche e commenti positivi da tutto il mondo del calcio. L’ormai ex presidente della FIGC, ha commentato la propria scelta in maniera polemica: “Buongiorno a tutti. Ho rassegnato le dimissioni e come mero atto politico ho chiesto quelle del Consiglio. Nessuno le ha rassegnate e sono rimaste le mie, decise solo stamattina, alle 12 meno un quarto. E ogni decisione è stata presa con Malagò in questi anni. Commissariamento in arrivo? Non può fare quello che vuole. E poi ci sono le leggi e gli statuti”.

Tavecchio: “Decisioni prese senza Serie A e B”

Tavecchio non le manda a dire: “Un sistema che si permette di prendere decisioni quando il suo soggetto più importante e il fornitore del sistema Italia sono assenti, quando la Serie A e la Serie B non ci sono… Non commento le scelte delle varie componenti, ognuno si prenderà le proprie responsabilità”.

Tavecchio: “Malagò sa bene quello che dice”

Il rapporto con Malagò non è esattamente sereno: “Nella riunione di mercoledì credevo che qualcosa fosse cambiato, ma quando ho capito che la mia componente (la Serie D che ho guidato per 18 anni) ha fatto considerazioni che non promettevano il sostegno, non ci ho pensato un istante, mi sono dimesso e ho chiesto le dimissioni al Consiglio. Il CT l’ha scelto Lippi. Tavecchio avrebbe scelto Ventura? Io pago per Ventura ma non l’ho scelto io. Malagò sa bene quello che fa e quello che dice. La mia sola colpa è non aver cambiato il CT nell’intervallo a Milano. C’era bisogno solo di questo”, dice sarcasticamente.

Tavecchio: “Vogliono convincermi che sono stanco”

“Mi vogliono mettere in testa che sono stanco: ho solo un interesse ed è portare a termine questi ultimi 90 giorni. Malagò dice che non ci sono gli estremi per commissariare? Ha ragione: la federazione funziona e i campionati sono in essere; io chiedevo solo di attendere 10 giorni per attendere la Serie A, ma forse non era questo il punto”.

Su di lui, anche accuse di molestie

Una dirigente Mediaset ha, inoltre, svelato oggi che Carlo Tavecchio l’avrebbe molestata: “‘Fammi toccare le tette, vieni, dai’. Ero in imbarazzo. Ho provato a dirgli di smettere. Lui per tutta risposta ha chiuso le tende dello studio, per non correre il rischio di essere visto. L’ho respinto, sono riuscita a divincolarmi. Ed è solo un episodio. Gliene potrei raccontare molti altri. Le molestie che sono stata costretta a subire da Carlo Tavecchio sono accadute in tempi recenti. Ho le registrazioni audio e video che proverebbero le accuse”.

Barzagli: “Vincere Europeo 2020? Impensabile”

Anche Barzagli, ormai ex azzurro, ha parlato del cambio di guida alla FIGC: “Serve una programmazione da qui a dieci anni è impensabile che l’Italia da qui a due anni vada all’Europeo a vincere e riprogrammare tutto in così poco tempo”.

Ora alcuni ex calciatori potrebbero entrare in Federazione con ruoli di spicco: “Sono favorevole al loro ingresso in federazione, non conta il nome ma devono avere delle competenze. Serve la possibilità a chi entrerà in federazione di poter attuare i programmi senza vincoli di poter fare delle scelte libere. Bisogna ripartire dai giovani, dai settori giovanili che riescano a formare dei bambini. Ci vorrà del tempo, prendiamo esempio dal Belgio e dalla Germania”.

Lippi: “Non ho scelto io Ventura”

Marcello Lippi, tirato in causa da Malagò e Tavecchio per quanto riguarda la scelta di Ventura, si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Quello che mi ha dato più fastidio è che, dall’eliminazione contro la Svezia in poi, non si fa altro che parlare di Marcello Lippi. Mi sembra che Tavecchio non abbia una buona memoria, è tutto vero quello che ha detto Malagò, eccetto una cosa, che io abbia scelto l’allenatore”.

Lippi: “Ventura l’ha scelto Tavecchio”

Lippi precisa la questione Ventura: “Non ho scelto io il c.t., sono andato a cena insieme a Malagò e Tavecchio, mi è stata data possibilità di diventare supervisore tecnico di tutte le nazionali, e Tavecchio diceva che era meglio che mi occupassi solo dall’Under 21 in giù, ma alla fine abbiamo raggiunto un accordo affinché diventassi direttore di tutte le nazionali. Parlai con Ventura, Montella e Gasperini, riferendo le mie impressioni a Tavecchio e ho spiegato quelli che sono pregi e difetti di ognuno. Dissi che spettava a lui scegliere l’allenatore, e lui disse che Ventura sarebbe stata la scelta migliore per una serie di motivi”.

Se dovesse scegliere un successore di Ventura, non avrebbe dubbi: “Mi auguro che Ancelotti possa diventare il CT della Nazionale, penso sia il massimo a cui si possa aspirare in questo momento”.

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