Cosa fare per dimagrire: meglio corsa o camminata veloce?
La domanda che in molti si fanno è: per dimagrire è meglio una lunga passeggiata oppure una corsa veloce e brucia grassi?
Camminare e correre sono attività fisiche molto simili, che utilizzano gli stessi muscoli, ma a livello fisiologico e metabolico sono molto differenti. Esistono scuole di pensiero diverse a tal proposito, proviamo a mettere a confronto queste due attività fisiche e ad analizzare criticità e punti di forza di entrambe.
Sicuramente con la corsa il rischio di infortuni è molto più alto, circa il 25% in più. In particolare se si è meno allenati dato che è molto più impegnativo lo sforzo a cui sottoponiamo il corpo. La corsa sollecita soprattutto ginocchia, caviglie e schiena, per questo è indispensabile evitare di stressare troppo il fisico per scongiurare infiammazioni e dolori muscolari.
La camminata è invece un’attività più leggera in quanto non c’è una “fase di volo” per cui l’impatto con la terra risulta molto meno traumatico. Per correre bene bisogna non solo avere un fisico allenato in modo giusto, ma anche scegliere il terreno e le calzature giuste. Una corsa non ottimale rischia di essere molto più dannosa che benefica.
È un dato di fatto che si bruciano più calorie correndo, ma è bene precisare che “perdere peso” non è sempre sinonimo di “essere in salute”. Si può dimagrire 10 kg ma avere comunque trigliceridi, glicemia o pressione alti. Inoltre la camminata secondo molti studiosi ha un fattore di prevenzione più alto per le malattie cardiovascolari rispetto alla corsa.
Camminando consumi meno calorie ma bruci più grassi. Studi recenti hanno infatti dimostrato che una camminata costante a 4 km/h (per intendersi, quella che si fa normalmente per andare a portare il cane fuori) permette di consumare circa il 40% di calorie derivanti dai grassi. Quindi, se è vero che più si va veloce e più si consumano calorie, è altrettanto vero che la fonte di energia utilizzata (grassi o zuccheri) cambia significativamente a seconda del tipo di sforzo.
È dimostrato che gli stessi benefici della corsa si ottengono anche camminando, ma occorre tempo. Quello che conta infatti sono i chilometri percorsi: è molto importante riuscire a fare attività fisica per più di 40 minuti consecutivi al giorno, senza interruzioni. Per questo se non siete particolarmente allenati o se siete in sovrappeso, è consigliabile partire da un’attività più soft come la camminata.
Dobbiamo inoltre considerare le reazioni metaboliche. Dopo una corsa è normale provare un maggior appetito rispetto che alla camminata e il rischio è quello di abbuffarsi a cena e reintrodurre tutte le calorie perse durante l’attività fisica, rendendo vano lo sforzo.
Insomma, che scegliate di correre oppure di camminare, sappiate che la cosa più dannosa è la sedentarietà. Pensate che camminare anche solo 15 minuti al giorno oltre ad apportare innumerevoli benefici a livello di respirazione e massa muscolare, permette anche di scaricare lo stress, migliora l’umore e favorisce un sonno riposante e rigenerante. Perciò qualunque attività fisica scegliate di fare, ricordatevi di non stare fermi!
La frequenza cardiaca, per bruciare prevalentemente grassi deve rimanere tra il 60-70% della frequenza cardiaca massimale.
Le cose, però, non stanno proprio in questo modo; infatti, possiamo dire che la frequenza cardiaca è inversamente proporzionale al consumo di grassi in percentuale. Proprio così, meno battiti ha il cuore e tanto più il nostro corpo utilizza lipidi come fonte energetica; ad esempio, quando dormiamo il nostro corpo utilizza prevalentemente grassi a fini energetici.
L’attività fisica, quindi, incide sul dispendio calorico giornaliero solo per il 30%, ciò nonostante continuiamo ad attribuirgli un’esagerata importanza.
L’attività fisica è importantissima ai fini del dimagrimento e non solo, ma ancora più importante è il tipo di attività che si svolge. Dobbiamo quindi capire la scienza ed utilizzarla a nostro vantaggio.
Metabolismo basale
Se essa ci insegna che il 60% del dispendio calorico giornaliero viene dal metabolismo basale faremo una cosa molto intelligente cercando un modo per accelerarlo e andare a bruciare più grassi (specialmente a riposo).
Il metabolismo basale rappresenta la quantità di energia impiegata in condizioni di neutralità termica, dal soggetto sveglio, ma in uno stato di totale rilassamento fisico e psichico, a digiuno da almeno 12 ore.
In altre parole, il metabolismo basale è il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia. In un individuo sano e sedentario rappresenta circa il 65-75% del dispendio energetico totale.
E più alto negli uomini rispetto alle donne. Diminuisce con l’età: tra i 60 ed i 90 anni cala di circa l’8% per decade. Questo calo può essere rallentato da un’adeguata attività fisica.
Il metabolismo basale è direttamente proporzionale alla massa muscolare, quindi se troviamo un’attività che ne induce l’incremento abbiamo trovato la formula magica del dimagrimento.