Il segreto per una vita lunga e sana? Almeno un’ora di corsa al giorno
Correre fa bene alla salute e allunga la vita. Buone notizie per gli amanti della corsa. Secondo un recente studio le persone che corrono tendono a vivere circa tre anni di più rispetto a chi non lo fa. In pratica, spiegano i ricercatori, un’ora di corsa ‘regala’ sette ore di vita in più.
Anche andare in bicicletta o camminare è collegato a una vita più lunga, ma non allo stesso modo della corsa. Se si punta alla longevità, si ottiene con circa 4 ore di corsa a settimana, non è necessario superare questa “dose” consigliata.
Corsa e stile di vita
Gli amanti della corsa tendono ad avere uno stile di vita più sano, a mangiare bene, a non ingrassare, a non fumare e a consumare alcol senza eccessi. Dunque tutto questo può influire sulla longevità.
Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, insistono molto sull’importanza dello stile di vita. In questo senso non basta solo una dieta sana ed equilibrata, ma deve essere associata a un’attività fisica.
Stando a uno studio americano (diffuso ai primi di aprile) chi pratica regolarmente la corsa vive all’incirca tre volte in più rispetto a chi non la pratica.
Questo avviene anche se si corre solo di tanto in tanto o se si non hanno abitudini deleterie per l’organismo, quali alcol e fumo.
Chi pratica questa attività sportiva vede diminuire del 40% il rischio di morte prematura.
Effetti sul metabolismo
Correre ha un effetto positivo sul metabolismo e quindi previene anche l’obesità. Chi pratica jogging con regolarità riposa meglio. Attiva nel cervello la serotonina, che è un ormone che influenza il ritmo circadiano sonno-veglia.
La pratica di questa attività fisica fa sì che l’organismo non smetta di produrre del tutto l’ormone delle crescita. Ormone che a partire dai vent’anni in poi viene prodotto sempre di meno. In questo senso riesce a rallentare l’invecchiamento.
La corsa attiva la produzione delle endorfine e quindi migliora il tono dell’umore. Riduce di ben il 45% il rischio di morte per malattie cardiovascolari in quanto regola la pressione sanguigna e stimola la produzione di colesterolo buono (HDL).